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Winter. Utimate collection - Luca Tiraboschi - copertina
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Winter. Utimate collection

Descrizione



Finalmente raccolta tutta insieme l'introvabile miniserie a fumetti di Luca Tiraboschi diventata Cult!

…immaginiamo una società perfettamente organizzata, ma nascosta in un “non luogo” inaccessibile a chiunque di noi; immaginiamo, poi, che questa società sia basata su una sorta di rapporto padrone-schiavo; immaginiamo, infine, che questa società sia gestita da LUPI! Ci troviamo a WOLF VILLAGE, città-stato dove il rapporto uomo-animale è completamente RIBALTATO: i lupi (senzienti e antropomorfizzati tipo “pianeta delle scimmie”) comandano e gli uomini obbediscono obbligati al ruolo di dipendenza gerarchica variabile (pets, workers, sleeves, ecc.). La società è governata da un CONSIGLIO composto da 10 lupi SUPERIOR che agiscono con modalità simili a quelle di un parlamento “tradizionale” e che esercitano su tutti gli altri lupi di wolf village la loro autorità. Gli umani che, a vario titolo, lavorano per loro provengono tutti da rapimenti e sparizioni perpetrati nel tempo (i lupi hanno rapito e rapiscano ancora, gli umani da bambini per poterli assoggettare meglio alle loro inclinazioni). Naturalmente nessuno conosce l’esistenza di wolf village e, conseguentemente, FUORI, la vita si snoda nel più classico dei modi, anche se, in puro stile “transilvania”, i racconti e le leggende si sprecano. Questo lo scenario (che sarà ambientato temporalmente in un’epoca “nuova”, ovvero in un futuro prossimo, approssimativamente attorno al 2025/30, in un mix fantasy steampunk) dove si innesta il “baco” che fa da detonatore allo sviluppo più diversificato delle vicende: UNO DEI 10 LUPI E’ IMPERFETTO. Imperfetto nel senso che, esattamente al contrario di quanto ci ha insegnato la letteratura, il lupo si TRASFORMA in uomo. Il consiglio non può accettare questa anomalia perchè teme possa nascere qualsivoglia “interazione” con gli umani a causa dell’umanizzazione del loro membro, quindi decide di ELIMINARLO. Lo sostituiranno con un giovane lupo da scegliersi tra i più meritevoli della società. Farà da sottotrama orizzontale, perciò, anche la scalata gerarchica di un giovane e ambizioso lupo che, spinto dall’arrivismo, rischierà di minare dall’interno tutta la laboriosa organizzazione. In qualche modo (“interazione” con un ragazzino mutilato) l’imperfetto viene a conoscenza dei piani del consiglio, per cui fugge mischiandosi di fatto con l’umanità esterna a wolf village. Cosa accadrà dunque da qui in avanti? Il fuggiasco (WINTER), che di NOTTE è lupo e di GIORNO è uomo, dovrà continuamente spostarsi (perché cacciato dai lupi segugio mandati dal consiglio che così sarà costretto a “scoprirsi” aumentando le possibilità di mandare a monte tutta la sua struttura) con l’inevitabile conseguenza di infilarsi in situazione ed avvenimenti che lo trasformeranno suo malgrado in un paladino del genere umano da lui così “bestialmente” incarnato. Scopriremo che Winter non fugge da solo, ma verrà supportato da uno degli umani-schiavi (BILLY) che scappa insieme a lui e gli farà da “spalla” nel tradizionale solco del fumetto popolare italiano. Tra le iniziative prese dal consiglio per raggiungere ed eliminare Winter, si arriverà anche (forzati dai primi fallimenti e dall’ansia crescente di essere scoperti) ad incaricare di risolvere il problema il giovane lupo rampante che, per dimostrare di essere degno di fare parte del consiglio, diventerà il più feroce cacciatore di Winter…
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Dettagli

UFO
2016
1 luglio 2016
6 voll., ill.
9788894033878
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Indice


Il cofanetto contiene

L’UOMO IMPOSSIBILE (N.1)
Il primo albo della miniserie NON dovrà svelare molto dell’origine di Winter e di wolf village. Si tratterà piuttosto di un’avventura classica (alla ZAGOR) che vedrà, Winter nei panni del “giustiziere”, risolvere i problemi di una piccola comunità tenuta sotto scacco da un misterioso truffatore. Ovviamente ci saranno rimandi e flash a tutto il nostro mondo, ma a livello teaser, per stimolare la curiosità. L’albo si apre con un’imboscata nella quale cade vittima il dottore della cittadina mentre stava trasportando una valigetta ermetica che verrà trafugata. La tecnica dell’esecuzione è piuttosto primitiva e lascia intendere che la vittima abbia lottato con il suo assassino prima di cedere. Winter e Billy, mentre sono in fuga, si ritrovano ad attraversare proprio questa mentre tutta la comunità sembra essersi riversata in strada per l’ultimo saluto al dottore. Il luogo geografico, come detto, è il sud dakota, quindi in ambientazione “para country western”. Durante la cerimonia funebre accade un altro evento: il ritorno de l’UOMO IMPOSSIBILE. Si rivolge ai cittadini “svolazzando” sopra le loro teste, poi planerà a terra per tenere una sorta di comizio profittando del momento di debolezza psicologica. Scopriremo come questa cittadina è soprannominata la città della fertilità per la presenza di una fonte “miracolosa” che aiuterebbe le donne a rimanere incinte. Molte sono, infatti, le nascite che avvengono in questo posto e anche la loro periodicità è regolare. Verità o leggenda poco importa, quello che conta è che la tradizione sembra davvero molto radicata. Winter si rende conto come la folla acclami l’uomo impossibile e come lui si comporti da semidio. Si tratta di una sorta di David Copperfield che spaccia per capacità superiori i suoi trucchi da prestigiatore per portare a frutto i suoi intenti malevoli. Appare periodicamente a scadenze regolari (le stesse delle nascite). Il reale obiettivo de l’uomo impossibile è quello di approvvigionarsi di abbondanti cellule staminali presenti nella Banca dell’ospedale locale. Lui, infatti, (JACOB BERZELIUS) è un vecchio, ma NON un vecchio qualsiasi: E’ L’ULTIMO RAPPRESENTANTE IN VITA DEI VECCHI INDIANI LAKOTA ed è anche l’unico loro contatto in terra con i PELLEROSSA ALIENI. Ha un piano in mente (che non vedremo, ma che sarà accennato) e non può permettersi di morire: deve AUTOCLONARSI. Vive dentro un ESOSCHELETRO che lo apparire giovane e vigoroso. Necessita, invece, di molte cellule che deve rubare e per fare ciò non guarda in faccia a nessuno e non esita a uccidere. Dopo il dottore, avverrà un altro delitto, questa volta all’interno dei locali dell’ospedale. Dei delitti verrà accusato Winter (è uno straniero in una piccola comunità) dallo stesso uomo impossibile che, forte del sostegno dei cittadini, avrà gioco facile. All’inizio, ovviamente. Nel solco del racconto tradizionale d’avventura, sarà il duello finale tra i due a fare emergere la verità. Ristabilita la giustizia, Winter e Billy continueranno la loro fuga…

LA LUNA DEL CACCIATORE (N.2)
Questo secondo numero mostrerà il primo incontro-scontro tra Winter e GUNNOLF (lupo lotta), il giovane e rampante lupo che deve dimostrare di essere degno di entrare nel CDL e quindi catturare Winter vivo o morto. Aumenteranno le informazioni a riguardo dell’organizzazione dei lupi e del loro villaggio che da qui in poi, albo dopo albo, formeranno il mosaico della vicenda. Scenario ambientale della storia sarà il fiume Missouri, le sue sponde e le zone circostanti. Il fiume è abitato da MISSUE, versione locale del “mostro di lochness”. Si tratta di un serpentone gigante modificato geneticamente dall’inquinamento delle acque e da parti cibernetiche impiantategli artificialmente (un classico mostro alla Kirby). Il serpentone è controllato con la violenza e la coercizione (telepaticamente ed attraverso impulsi) dal CDL. Stiamo parlando, in sostanza, di una creatura allevata in acqua dagli stessi lupi con lo scopo di terrorizzare gli abitanti locali per avere un “colpevole credibile” a cui attribuire le sparizioni dei bambini. Comprenderemo bene questo aspetto dopo avere visto una sequenza ONIRICA di un cittadino a cui è sparito il figlio e la cui responsabilità è stata attribuita dal senso comune a Missue. Continuando la fuga, Winter e Billy percorrono il fiume a bordo di un’imbarcazione di fortuna con lo scopo di allontanarsi il più velocemente possibile. Sanno perfettamente di essere prede umane e voglio ridurre i rischi. Gunnolf è fuori e li cerca. Per la prima volta lo vediamo all’opera: si muove di nascosto a bordo di un quad 4x4 super equipaggiato. Sarà proprio Missue, con il quale è in contatto wireless, a segnalargli la presenza delle sue prede ed ad agevolarlo nella preparazione della caccia. Altro elemento centrale della vicenda sarà la luna. Sappiamo già come la luna, all’interno del wolf village, sia una riproduzione artificiale stile “planetario”; qui scopriremo che la luna reale, fuori, amplifica i già tonici sensi dei lupi. Questo aspetto diventerà non secondario nella fase centrale dell’albo quando Gunnolf (che in un primo tempo aveva tentato invano di avere la meglio sulla versione umana di Winter durante il giorno), inebriato dal sovra eccitamento procuratogli dalla luna, sfiderà Winter nella sua versione lupesca durante la notte. Assisteremo, quindi a DUE duelli-spettacolo: uno diurno e tecnologico (mezzi e tecnologia moderni) con Winter umano che riesce a fuggire nonostante stesse per soccombere ed ad un altro notturno, sul finale della storia, più selvaggio e primitivo, con Winter lupo e il suo antagonista a fronteggiarsi SUL fiume, in equilibrio su tronchi in movimento e con armi di fortuna come rami o bastoni. La battaglia dovrà essere cruenta e all’ultimo sangue, ma sarà proprio Missue, quando pareva ormai prevalere nettamente Gunnolf, in un soprassalto di ribellione verso i suoi aguzzini a consentire a Winter la vittoria finale, diventando il suo “destriero alleato” nello spettacolare finale che vedrà Winter assestare la sua prima importante vittoria su Gunnolf.

BILLY AL BIVIO (N.3)
Questo è numero di “passaggio”. Intendo dire che NON ci saranno combattimenti e scontri tra i lupi e Winter, ma sarà piuttosto il racconto di una vicenda drammatica ed intimistica. Non mancheranno certo altri tasselli dell’intero disegno del CDL e del wolf village, ma l’attenzione sarà concentrata su Billy e sulla sua triste storia. E’ probabile che anche Winter NON si manifesti mai nella sua versione lupo, ma rimanga umano per tutto l’albo. La fuga dei nostri eroi continua. Ora sono a piedi, dopo avere demolito i loro mezzi durante gli scontri dei numeri precedenti, e il timore che i lupi possano essere troppo avvantaggiati li angoscia. Il territorio è poco popoloso e debbono mischiarsi a quanta più gente possibile per mimetizzarsi meglio. Camminano e parlano e questo ci aiuta narrativamente a raccontare qualcosa di più del CDL e dei suoi membri in un montaggio alternato tra presente e flash back. I loro racconti s’incrociano per descrivere con puntualità i reciproci stati d’animo di oggi e di allora. Mentre proseguono, il destino tende loro una mano sottoforma di una stazione ferroviaria: il treno li porterà lontano! Quella zona è sempre stata appannaggio delle ferrovie in passato, ma ,oggi, molte di loro sono disattivate. Questa no: salgono a bordo senza sapere dove è diretto. Il treno si rivela essere poco più di una littorina locale ed è utilizzato soprattutto dai lavoratori dei dintorni per recarsi a lavorare nelle segherie e miniere ancora in attività lì attorno. In ogni caso i nostri non hanno una meta, dunque che sia il destino a decidere. A bordo, però, i due non sfuggono all’attenzione dei viaggiatori, in particolare una ragazza sembra davvero incuriosita. Soprattutto da Billy su quale posa con insistenza i suoi sguardi indagatori. Anche Billy sembra essere catturato da quella ragazza, qualcosa di viscerale pare esserci acceso. Lei prova ad attaccare discorso e con difficoltà Winter e Billy combattono la loro ritrosia. Non possono fidarsi di nessuno e, ancora meno, nessuno crederebbe alla loro storia, così, quando la curiosità della ragazza diviene più pressante, i due decidono di scendere dal treno alla prima stazione utile. E’ Winter a trascinare Billy giù dal treno. Continueranno a piedi. La ragazza li vede allontanarsi dal finestrino e, dissolvendo, ci troveremo nel giardino della sua casa con lei che sta di fronte alle tombe dei suoi genitori. Lì parte, tra le lacrime, il ricordo della sparizione del suo fratellino di pochi mesi e di come quella sparizione avesse portato alla prematura morte i loro genitori. Quel bimbo era nato con una malformazione al braccio dx e non poteva essere certo una coincidenza l’incontro con quel ragazzino con la medesima malformazione. La ragazza deve sapere la verità! Scoprirà, una volta ritracciati Winter e Billy in un drammatico incontro finale, come siano stati i lupi a rapire Billy. Comprenderemo dalle loro espressioni, grazie a una sequenza muta, come Winter e Billy raccontino alla ragazza tutta la verità circa i lupi e i rapimenti. Lei ora sa, i lettori dovranno ancora aspettare. Dramma nel dramma: a questo punto cosa farà Billy? Rimarrà con la sorella ritrovata o seguirà Winter nella sua fuga verso chissà che?

WOLF VILLAGE (N.4)
Questo n.4 sarà fondamentale per comprendere bene tutta la vicenda di Winter. Sarà questa storia a raccogliere tutte le tessere del mosaico “sparpagliate” nelle tre precedenti e a posizionarle insieme alle molte altre per completare il mosaico. Certamente non del tutto, poiché lasceremo volutamente fuori (per l’ultimo numero) la verità a proposito di Zeus. Qui il lupo n.1 sarà presente soprattutto dal punto di vista dell’autorità e della impenetrabilità, ma il suo segreto (che verrà in piccolissima parte buttato in pasto ai lettori) rimarrà tale. Tutto l’albo è ambientato a wolf village e non si uscirà mai all’esterno se non sporadicamente per qualche vignetta di ambientazione geografica. Scopriremo piuttosto tutto il villaggio e conosceremo i personaggi che fanno parte del CDL; così come emergerà l’imperfezione di Winter e tutta la procedura ordita dal consiglio per eliminarlo e sostituirlo. La storia si svilupperà per la sua gran parte come un unico flash back che però vedrà vari piani temporali andando a raccontare come è stato ideato e realizzato il wolf village, come i lupi si procuravano gli umani, lo sviluppo delle varie gerarchie e di tutte le piccole e grandi sotto trame che tessono la tela della storia intera. La storia sarà strutturata come una serie di scene-quadri che si succederanno andando avanti e indietro nel tempo come perle della stessa collana. Ci sarà spazio un po’ per tutti i protagonisti: verremo a scoprire in quest’occasione che Billy, a causa della sua menomazione, dopo essere divenuto il pet da compagnia di Fenris, poteva muoversi in relativa autonomia e libertà tra le varie zone del village e così venire a conoscenza sia dell’”imperfezione” di Winter, sia del piano conseguente. Anche su Winter ci sarà spazio per alcune rivelazioni, a cominciare dal tentativo di tenere nascosto il suo segreto, passando alla relazione sentimentale clandestina con Tate (promessa a Marrok) che gli procurerà tanti grattacapi compreso lo svelamento del sua vera natura, fino alla rivelazione di come si sia procurato quella vistosa cicatrice sul collo e sul volto. Poi la Sala della luna con il comportamento ambiguo di Channing e dei suoi adepti e il CDL con la autocandidatura di Gunnolf al posto che fu di Winter. Tutto l’albo sarà tratteggiato da immagini della fuga (attraverso, prima, i condotti dell’aereazione e poi, dopo, i vecchi cunicoli minerari in disuso, in perfetto stile “giù dal tubo”) di Winter e Billy che, pezzo dopo pezzo, farà da colonna vertebrale tenendo insieme i vari flashbacks. In sostanza in questo quarto numero sarà condensata buona parte dell’architettura narrativa già dettagliata nella prima parte della bibbia e che qui diventerà patrimonio dei lettori. Ci sarà spazio, anche, per un fugace ritorno in scena di Jacob Berzelius (l’uomo impossibile), vistosamente ringiovanito e tonico, intento ad armeggiare con sofisticati apparecchi per radio trasmissioni. Numero fondamentale per la comprensione del nostro mondo.

BRACCATO (N.5)
Scende in campo la task force dei lupi per dare la caccia a Winter. In questo numero comprenderemo che fino ad ora i fallimenti sono stati più di uno (anche se noi non ne abbiamo avuto necessariamente contezza negli albi precedenti) e, per i lettori, deve essere sottinteso il tentativo continuo dei lupi e la conseguente tensione vissuta da Winter. Zeus, accecato dall’ira, si affaccia al terrazzo della sua stanza e in stile dittatoriale ordina a tutti i lupi riuniti, tipo alla messa del papa, che non tollererà più fallimenti e contemporaneamente sul maxi schermo del CDL intima a consiglieri di portargli Winter a tutti costi. Attenzione, però: questo potrebbe voler dire correre anche il rischio di scoprirsi e di mandare a monte tutta la loro secolare copertura. Troppo alta la percentuale di riuscire pure nel loro intento, ma, mai e poi mai, gli odiati umani dovranno conoscere il loro segreto. Winter, là fuori, rappresenta già un detonatore sempre acceso pronto a distruggere tutto e ormai non c’è più tempo. Tutti in campo, dunque, ma come fare per ridurre al minimo il rischio di essere visti? Spostiamoci in terra umana con Winter e Billy, d’estate, all’interno di un anfiteatro romano posto poco fuori una non precisata cittadina. Potrebbe essere anche un teatro al chiuso, o un mega tendone da circo; poi vedremo…Comprendiamo si tratti di una sosta della loro eterna fuga. I due stanno assistendo ad uno spettacolo teatrale molto spettacolare alla “circe du soleil”, l’atmosfera è per una volta più rilassata e gli attori sono molto bravi. Sono artisti in tournee e si fermeranno in quei dintorni per qualche giorno. Billy è entusiasta. In particolare la soubrette (LOARABELL) attira l’attenzione di Winter. Gli sguardi s’incrociano e la chimica parte. Nasce un’intensa storia d’amore (ricordiamoci che Winter è pur sempre un lupo e che l’aspetto sessuale, un po’ alla Dylan Dog, può rappresentare una sottotrama ricorrente) che si protrae fino alla termine della tournee. Lasciarsi è straziante: serve un ultimo incontro d’addio. Loarabell dà un appuntamento a Winter in un posto fuori città dove sono fermi i caravan della compagnia pronti a partire per la prossima tappa. L’appuntamento è un’imboscata! Loarabell è in realtà TATE e anche tutti gli altri attori sono lupi. La vera compagnia è stata sterminata (noi lo vedremo all’inizio dell’albo) e il loro posto è stato preso dai lupi “travestiti” e capitanati da Gunnolf. Winter è circondato, inseguito e braccato, poi sorge la luna e lui torna lupo. Rocambolesco combattimento con salvataggio in estremis alla “arrivano i nostri”, grazie all’arrivo sul posto della vera Loarabell (miracolosamente ancora viva dopo l’eccidio) e di Billy a bordo di un bigfoot con super fari da stadio. Ritirata dei lupi (non possono essere scoperti) e finale strappalacrime tra Winter versione lupo e Loarabell che gli muore fra le braccia. Finalissimo ambientato all’interno della stanza di Zeus con lui immobile come paralizzato che poi si rianima di colpo.

CACCIA AL NUMERO UNO (N.6)
Apocalittico numero finale nel quale Winter affronta senza ipocrisie il suo destino, ammettendo finalmente a se stesso che non potrà fuggire in eterno. Se vuole conquistare davvero una esistenza che abbia senso dovrà liberarsi dei segugi ed eliminare il problema dalla testa. Da preda dovrà divenire cacciatore. Il suo obbiettivo sarà Zeus il n.1! Ormai è una questione di vita e di morte: o riuscirà nell’impresa o morirà dentro wolf village. Billy cerca di dissuaderlo, ma, ovvio, invano. È la sua guerra e la deve combatterla da solo: tornerà a wolf village! Dopo una sequenza alla Rambo/Commando nella quale si doterà di ogni tipo di arma e di ESPLOSIVO (tipo kamikaze di Al Quaida), la storia proseguirà in una logica “tutte botte” alla “o la va o la spacca”. Prima, però, non potrà entrare di nuovo a wolf village come se nulla fosse e una minima strategia gli servirà per forza: si deve infiltrare per arrivare clandestinamente alla camera del n.1 per poi prenderlo come ostaggio. Conosce molto bene quel luogo e, sebbene l’impresa appaia molto rischiosa, se la può giocare. Inoltre sa perfettamente quale sia il rapporto metabolico dei lupi con la luna (esterna a wolf village e riprodotta internamente dal planetario), quindi attaccherà con la luna calante e, naturalmente sotto forma di lupo. Lo ritroviamo già dentro con un abbigliamento (ampio a coprire le armi e l’esplosivo) da lupo comune a dirigersi verso la stanza di Zeus. Da qui in avanti, fino al colpo di scena finale sarà un susseguirsi di scene di lotta nelle quali Winter si troverà ad affrontare i molti lupi del CDL già visti nei numeri precedenti e anche i lupi comuni tutti volti alla difesa del loro monarca Zeus. Ovviamente, a questo punto, tutto precipita e la lotta diventa troppo impari. Winter non ha scampo: sta per essere massacrato, ma ecco che in suo soccorso si mobilia TUTTA la popolazione UMANA presente nel villaggio! Dopo essere stata spettatrice passiva del tentativo velleitario di quello strano lupo nemico dei lupi, si ammutina come un sol uomo e, armatasi con armi di fortuna, si schiera senza esitazione dalla parte del nostro. Zeus interviene dai maxi schermi, ma mai di persona. Quest’atteggiamento, in un momento tanto drammatico, spiazza i lupi quel poco che basta perché Winter ne approfitti per arrivare dal n.1. Mentre lupi e umani se le danno allo stremo, Winter scopre il segreto di Zeus: è un robot! Questo svelamento viene portato a conoscenza di tutto il villaggio da un Winter in trans agonistica. Tutti si zittiscono. La scena finale vedrà tutti i presenti (lupi e uomini) immobili a in silenzio a guardare verso l’alto dove Winter, su un balcone mussoliniano esterno alla camera di Zeus, tiene sospeso il robot che poi scaglia in basso per fare capire a tutti chi fosse il loro capo. Zeus si distrugge. In tempo reale andiamo da Jacob Berzelius che, sempre davanti alle stesse apparecchiature viste nel n.4, dialoga con qualcuno che non si vede, in un linguaggio sconosciuto e alieno Fuori Billy in lontananza osserva i monti Rushmore. A quel punto un’ESPLOSIONE stile iroshima distrugge ogni cosa. E’ tutto finito! Winter è finalmente libero, ma…a costo della sua stessa vita? Nello spazio profondo e nero una grande luna d’argento risplende maestosa. Ci avviciniamo zoommando e le giriamo dietro andando a scoprire la sua metà nascosta. Lì dietro si trova una CATENA MONTUOSA IDENTICA AI MONTI RUSHMORE, MA CON SCOLPITE LE TESTE DI QUATTRO LUPI CON COPRICAPO DEGLI INDIANI LAKOTA. All’interno di una di queste teste c’è un’astronave pronta a partire…

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Luca Tiraboschi

1963, Bergamo

Autore di romanzi e fumetti, Luca Tiraboschi, nato a Bergamo nel 1963, è laureato in Architettura presso il Politecnico di Milano. Per Mediaset ha ricoperto vari ruoli: direttore editoriale Infotainment Mediaset, direttore di Italia 1 e di Italia 2, presidente di Boing S.P.A., vice direttore di Canale 5, produttore esecutivo di molte trasmissioni di intrattenimento del gruppo Fininvest, curatore responsabile di diverse trasmissioni televisive di intrattenimento leggero (fra cui “Superboll”, “Una città per cantare”, “Il gatto e la volpe”, “Campioni di ballo”). È direttore editoriale Infotainment Mediaset e tiene una rubrica giornalistica fissa su Sport&Salute.Fra le sue opere...

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