Edizione in quadruplo vinile
Per celebrare il ventesimo anniversario del loro capolavoro alt-metal “White Pony”, i Deftones ripubblicano l’album in un’edizione speciale che include un secondo album di remix intitolato “Black Stallion”. “Black Stallion” vede la partecipazione di un ecclettico cast di artisti che riflette l’impatto che “White Pony” ha avuto nel mondo del metal, hip-hop, indie ed elettronica. “White Pony (20th Anniversary Edition)” è in uscita su etichetta Reprise / Warner Records l’11 dicembre in 2 CD e digitale, il 26 febbraio in edizione Deluxe LP + CDbox set (4 LP + 2 CD), il 16 aprile in 4 LP.
Tra gli altri artisti coinvolti: Robert Smith dei The Cure, DJ Shadow, Mike Shinoda dei Linkin Park, Phantogram, lo sperimentatore elettronico Squarepusher, il maestro dei beat Clams Casino, il produttore Salva e Blanck Mass, per citarne alcuni.
I semi per “Black Stallion” sono stati piantati nel 2000 durante la realizzazione di “White Pony”. Ispirati dalle prime opere collegiali di Shadow, inizialmente i Deftonesavevano pensato di affidare a lui l’intero remix di “White Pony”. Il piano non andò mai in porto... 20 anni dopo Shadow è diventato il fulcro del roster che la band ha riunito per “Black Stallion”.
Prima ancora di dare una nuova prospettiva ad un album ormai divenuto un classico della storia della musica, “Black Stallion” rappresenta il manifesto definitivo di una band che ha influenzato generi e artisti di ogni estrazione.
Mentre “White Pony (20th Anniversary Edition)” offre l’opportunità ai Deftones di riflettere sulla loro eredità, la band continua a guardare avanti e ad esplorare nuove possibilità in ambito metal. Lo scorso mese ha pubblicato il nono album in studio dal titolo “Ohms”, subito accolto con grande clamore sia dal pubblico che dalla critica. L’album ha debuttato nella Top 5 della classifica Billboard Top 200, diventando il quarto album dei Deftones ad ottenere tale risultato e il sesto ad entrare direttamente nella Top 10.
Cavalcando la scia di “Ohms”, i remix di “Black Stallion” consolidano ulteriormente la reputazione di una band che pensa sempre al futuro anche quando guarda al passato.
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