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Anno edizione: 2018
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“Barbra goes political”. Questo sarebbe potuto essere il titolo della 36° fatica discografica della leggenda Barbra Streisand: una raccolta di 11 brani – tra inediti (sono circa dieci anni che non si ascoltavano suoi nuovi pezzi) e cover di brani storici – in cui Mrs Streisand canta, come lei stessa afferma, “What’s on my mind” – “quello che ho in testa”, riferendosi a temi importanti quali l’amore, l’uguaglianza, la libertà, il rispetto reciproco; ma soprattutto “Walls” può (e deve) essere considerato un vero e proprio “manifesto politico” contro chi governa oggi il suo Paese. Barbra con questi nuovi brani – la maggior parte dei quali da lei co-scritti – vuole infatti esprimere la sua speranza ma allo stesso tempo la frustrazione per il mondo odierno: testi forti, incisivi e più che mai attuali con messaggi semplici e riflessivi, il cui scopo è quello di smuovere la coscienza degli ascoltatori – è il caso di “What the world needs now” (un classico di B. Bacharach) nel quale canta “What the world needs now is love, sweet love, not just for some, but for everyone” o di “Better Angel” (We are not enemies, there is no good in that, we will find a way through all our differences). Ma i pezzi migliori dell’album sono senza dubbio il primo singolo ufficiale “Don’t lie to me” – apertamente scritto come una critica al clima politico americano nella presidenza Trump – e “The rain will fall” nella quale fa riferimento alle bugie e alle fake news che dilagano oggigiorno e quindi all’importanza della verità. Ma la ciliegina sulla torta è senz’altro il mash-up tra “Imagine” e “What a wonderful world” e, unendo un po’ i testi di questi due brani che melodicamente e liricamente si completano l’un l’altro, si può racchiudere il concept che Barbra ha voluto per questo album: “You may say I am a dreamer, but I never stop imagining what a wonderful world this could be” – “Potrai dire che sono un sognatore, ma non smetto mai di immaginare che mondo meraviglioso questo potrebbe essere"
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