Ticino, primi anni Trenta. La dittatura fascista spinge le sue propaggini fin dentro il territorio della Svizzera italiana. Silvia, figlia dell'antifascista Daniele, soccorre un giovanotto rimasto ferito in un incidente automobilistico e si innamora di lui. Ma chi è veramente Cefalù? E perché il padre della ragazza diffida di lui? "La volpe e le camelie" è l'unico romanzo di Ignazio Silone ambientato fuori dal suo Abruzzo, e più precisamente in Svizzera, il paese che gli diede asilo politico per quindici anni e lo vide diventare scrittore [...]. In quest'opera - che a cinquant'anni dalla prima apparizione mantiene intatta la sua intensità morale e quindi la sua attualità - si passa da una visione dell'esistenza manichea e integralista, che contrappone i buoni ai cattivi in una prospettiva ideologica, a una visione personale in cui le rispettive propensioni verso il bene o verso il male sono rappresentate sullo sfondo di un comune patrimonio di umanità [...]: gli uomini sono più importanti del loro colore politico, che può cambiare; le colpe sono immutabili, i colpevoli no". Il volume contiene anche il racconto "La volpe" (1934) e un saggio critico di Andrea Paganini.)
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