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Anno edizione: 2022
Anno edizione: 2022
Una scrittrice dalla voce inconfondibile che unisce la profondità degli argomenti alla leggerezza nell'affrontarli e che, come succede con i veri classici, continua anche dopo la morte a sembrarci straordinariamente attuale.
«In Grace Paley la vita, la letteratura e la politica convergono in un ingegnoso ricamo fatto di radiosità e dubbio, testimonianza ed esempio, cura e protesta, humour sovversivo e stupefacente maestria» – The Nation
Senza aver mai scritto un romanzo ma solo tre fondamentali raccolte di racconti, oltre a numerosi saggi e poesie, Grace Paley è considerata una delle maestre della letteratura americana del Novecento. Questo libro presenta quarantuno poesie (finora quasi tutte inedite in Italia) che l'autrice scrisse nell'ultima parte della sua vita, trascorsa perlopiù nelle campagne del Vermont, fuori dalla brulicante, chiassosa New York in cui aveva ambientato la sua opera in prosa. Ma i temi e la sensibilità rimangono gli stessi: dialoghi domestici, bambini che diventano adulti, adulti che diventano anziani, la preoccupazione per la società, il femminismo, la famiglia, l'impegno politico e il pacifismo, a cui si aggiunge il rapporto con la natura, vibrante e appassionato come ogni relazione che l'autrice intesse con il mondo. «Coraggiosa, combattiva, ironica, generosa, innamorata», così Paolo Cognetti nella sua prefazione definisce Grace Paley, una scrittrice dalla voce inconfondibile che unisce la profondità degli argomenti alla leggerezza nell'affrontarli e che, come succede con i veri classici, continua anche dopo la morte a sembrarci straordinariamente attuale.
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Gracey Paley (1922-2007), intellettuale newyorkese di famiglia ebrea russa, principalmente nota per i suoi racconti, riuniti in un unico volume edito sempre da SUR (Tutti i racconti, 2018), in tarda età si è dedicata anche alla Poesia, e Volevo scrivere una poesia, invece ho fatto una torta è uno di questi. Una poesia molto rurale, semplice, insieme ad altri temi come: rapporti familiari, impegno politico e sociale e femminismo.
Ho acquistato "Volevo scrivere una poesia, invece ho fatto una torta" di Grace Paley attratta dal curioso titolo. Ho trovato la poesia dell'autrice un po' troppo connotata dal punto di vista geografico. Lo scambio, l' intreccio tra vita e scrittura è però costante, perché credo che per l'autrice non esiste l'una senza l'altra. Una poesia e una torta hanno entrambe la capacità di aggiungere grazia, di conferire lampi di splendore alla quotidianità. Da questi versi lo si evince nitidamente.
Quella di Grace Paley è una voce unica per sensibilità, impegno e sguardo sul mondo. Conoscevo i suoi racconti, ma anche le poesie sono di alto livello sotto tutti i punti di vista. Una conferma. Da avere, se si conosceva già l'autrice o se la sia vuole scoprire per la prima volta.
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