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pensavo qualcosa di più coinvolgente ma è solo scene di sesso anche brutto!
bello.. però in alcuni punti l'ho trovato un po' noiosetto e ripetitivo, soprattutto verso la fine.. rimane comunque un bel libro
Mi era piaciuto molto Diario di una Sottomessa della Stessa Autrice (Sophie Morgan) , ma questo "Voglio di più"-ma il titolo originale è No Ordinary Story, Una Storia non Ordinaria- oltre a deludermi mi ha disgustato. Almeno nel primo romanzo la giornalista spiega qualcosa di più della sua propensione alle perversioni, parlando anche della famiglia di origine e del lavoro. Qui si dedica invece totalmente alla sottomissione all'uomo, alla degradazione psicofisica, senza nessun accenno di resipiscenza ma con un addentrarsi pericoloso in pratiche inutili e perverse. Il guaio di queste persone è che si ghettizzano in un mondo a parte; non a caso la Morgan conosce un certo Adam, che diventerà il suo compagno, tramite il suo ex amante e la compagna di questo. Naturalmente sia Adam che la coppia appartengono al mondo dei sadici. Apprendiamo che Switch è una persona sia dominante che sottomessa; dell'uovo vibrante che la Morgan "indossa" per compiacere il suo Adam. Ma la parte tremenda è costituita dai seguenti fatti: il compagno le scrive durante le devianti pratiche sulla fronte "puttana" col rossetto. Le compra una ciotola: lei al guinzaglio si affanna a bere come un cane. Le urina addosso, però era uno scherzo: le versa in realtà dell'acqua. L'azione mancata le causa una sorta di ossessione; penserà notte e giorno al gioco dell'urina, forse pentita di non esserne stata contaminata. Si tratta di una persona di fatto inserita nella società (giornalismo) ma non si capisce come essa riesca a conciliare mestiere e perversioni, le quali acquistano aspetti ridondanti e volgari. A pagina 293 la Morgan chiede ad Adam di farla piangere di dolore: l'uomo esegue, con violenze brutali e lei ne è commossa. E' il solo modo per sentirsi amata. E ancora: allucinante la sequenza delle scosse elettriche e di altre torture, che provocano nella protagonista dolori indicibili .
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