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Un capolavoro della cinematografia italiani anni 70 con due stupendi interpreti Thomas Milian e Pierre Clementi in un rifacimento di Delitto per delitto di Hitchcock. Girato a Milano, cosa rara, ho in mente solo due altri esempi I cannibali della Cavani e La baraonda di Vancini, Come nel grande classico americano il film ha per protagonista il rapporto fra i due interpreti, ma è Clementi che continua a spingere affinchè gli avvenimenti prendano la piega che lui desidera, costringendo Milian a sottostare a situazioni di cui è innocente spettatore. Finale diverso. Magnifico e da riscoprire
Film che appartiene al periodo di massimo fulgore, per quanto riguarda il cinema italiano. Giganteggia Tomas Milian cinico, beffrado, ironico, ottimo Clementi, stupendo il Concerto grosso. Unico neo riscontrabile in molti film nostrani, la povertà degli interni, si nota il compensato. Stridendo ferocemente con la ricchezza degli scenari del nostro paese. Ma si tratta di ....sicuramente si tratta di una variazione del film 'Anch'esso con diverse pecche, riconosciute dal maestro' Delitto per delitto, ma il finale è originale. Una borghesia al nero, il denaro, il sesso, la grettezza, l'immoralità....ma lasciamo perdere discorsi sociopsico. Mi ha stupito una recensione, la quale sottolineava le pecche del dvd, credo proprio non lo abbia nemmeno visto e sentito; le pecche appartengono alla versione in cassetta uscita in edicola una decina di anni fa. Al solito abbiamo 'critici' che non leggono i libri, limitandosi alle note di copertina e non vedono i film . Parla dell' 'ossessione' di Tarantino per il nostro cinema bis, meno male se aspettavamo voi. Ma finiamola una volta per tutte, non è solo Tarantino, anche Scorsese, Tim Burton, Cimino ha basato la propria tesi di laurea, analizzando la maschera del demonio di Bava. Tutto il mondo si domandava come ruscissimo ad avere una cinematografia tanto ricca, ed ora nulla. Tranne naturalmente personaggi che di cinema, dvd, etc non capiscono nulla, ma blaterano.
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