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Anno edizione: 2019
Anno edizione: 2019
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Quando al termine della mia prima lettura edita da Las Vegas, ho letto qual è la loro filosofia nella scelta dei generi e degli scritti da pubblicare, mi sono incuriosita, ma l’ho compresa davvero solo leggendo La vita sociale delle sagome di cartone.
Gli editori scrivono: “Facciamo libri che regalano uno sguardo diverso e inatteso. Che rifiutano il cliché, in genere, il canone, i pregiudizi, la routine, le convenzioni, la moda, la noia.
I nostri libri sono per chi, come te, vuole spingersi oltre i propri limiti. Dentro ci troverai storie che ti fanno girare la testa, perché tu non ami guardare sempre nella stessa direzione e preferisci i sentieri poco battuti, vuoi essere sorpreso e ti piace cambiare prospettiva”.
Il romanzo di Fulvio Gatti è davvero un punto di vista inusuale, sorprendente e inatteso.
Immagino che, per chi è addetto ai lavori, le frecciate alle usanze e agli aspetti meno “aulici” e corretti del mondo dell’editoria abbiano un effetto ancora più esilarante , ma comunque l’ironia di fondo arriva ben chiara anche a chi, di quel mondo, non conosce costume e malcostume.
Personaggi vivi, che poco somigliano a sagome di cartone, che si muovono in direzioni diverse, ognuno con una sua normalità che è però anch’essa, a suo modo, decisamente fuori dalle righe, a partire dalla impeccabile impiegata che, come se nulla fosse, lascia tutto da un giorno all’altro, per mettersi alla ricerca del suo capo, figura che, pur assente, ha un carisma che impregna le pagine.
Fantastica la scena iniziale che definire surreale è riduttivo e che mi aveva fatto temere un seguito decisamente troppo sui generis. Una scena incorniciata nella formale location del Salone del Libro, che spiazza il lettore e che è, invece, il preludio di una atmosfera intrisa di sarcasmo e disillusione, a tratti distopica (varrebbe la pena leggerlo anche solo per le scene finali), che caratterizzerà tutto il corso della storia.
Una lettura scorrevole, inusuale, sicuramente consigliata, soprattutto a chi ancora non conosce questa casa editrice.
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