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Anno edizione: 2022
Anno edizione: 2022
«Dio mio! Dio mio, che non esisti! Perché mi hai transessualizzato?»
Libro finalista al Premio Premio Fondazione Megamark – Incontri di Dialoghi
«Uno splendore stilistico, una comicità irresistibile che non fa mai mancare il suo apporto a ogni singolo giro di frase. Per tutto il romanzo Ravasio riesce a mantenersi a questa altezza, e fa spesso anche di meglio» – Daniele Giglioli, la Lettura - Corriere della Sera
«Guglielmo parte per un viaggio circolare in cui rincontrerà suo padre, simulacro di una mascolinità artificiale» – Marco Onnembo, Domenica - Il Sole 24 Ore
«"La vita sessuale di Guglielmo Sputacchiera", di Alberto Ravasio, è un libro d'esordio inquietante e al tempo stesso comico» – Tuttolibri - La Stampa
Guglielmo Sputacchiera, inetto sociale e sessuale, si sveglia trasformato in ciò che più gli manca: una donna, è diventato una donna. Ma cosa è stato? l’abuso di pornografia, la masturbazione ambidestra, il surriscaldamento globale, gli amici del liceo, uno scherzo di dio? Un po’ Samsa, un po’ Fantozzi, un po’ soldato Sc’vèik, il giovane Sputacchiera lascia la casa dei suoi e parte per un’avventura pesantemente surreale e realista. Sulla sua strada incontrerà paesani cattonazisti, l’odiato parentume, la dottoressa che palpa, il santone mariano: la tipica fauna dell’orrore provinciale lombardo, fino a un epilogo un po’ osceno, ma che è anche il solo possibile. Scritto in una prosa alta e forse anche piuttosto alticcia, questo pirotecnico romanzo affronta con crudele sarcasmo alcuni temi del nostro tempo: la digitalizzazione della vita e della sessualità, l’inconciliabile rapporto con la generazione dei padri e la disperazione economica del nuovo proletariato colto. (E.C.)
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Vorrebbe essere un libro satirico sulla società contemporanea. Ci sono certamente molte buone invenzioni a livello di stile e di trama. Peccato però che il filtro deformante del grottesco, spinto sempre fino al parossismo, faccia scivolare la caratterizzazione dei personaggi in un macchiettismo fine a se stesso e lo stile ricercato (dal sapore vagamente gaddiano) in un mero atto di vanità.
Breve romanzo generazionale sui trentenni di oggi, su una certa Italia di provincia , sul ruolo dei generi. Tra un sorriso amaro e l’altro l’autore fa divertire e riflettere sui tanti aspetti della società contemporanea e su quello che la generazione dei padri ha lasciato ai figli.
Finalmente un grande libro!
Recensioni
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