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Anno edizione: 2015
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Questo è uno dei romanzi di Bianca Pitzorno destinati agli adulti e uno dei libri più belli che abbia mai letto. La trama si sviluppa intorno ad alcune vicende della protagonista, Ada, giovane studiosa a Bologna, ex Sessantottina, e alla storia della sua famiglia e degli amici. Figure essenziali sono lo zio Tan, medico, che cresce e cura nipoti e pronipoti con attenzione e amore e la serissima nonna orgogliosa del suo sangue blu. Ma anche Bologna, Ordalè e Donora e la Grecia, i miti classici, i collettivi femministi, la musica e i testi base del femminismo, i legami familiari e amorosi, l’amicizia, i viaggi, la gravidanza… tutto questo, con la scrittura scorrevole e intensa tipica della Pitzorno, porta a riflettere sull’importanza delle radici ma anche, e –forse- soprattutto, dell’autodeterminazione, delle scelte individuali autonome rispetto a quelle imposte dalla famiglia e dalla società. Va poi letto, a fine lettura, sul sito dell’autrice, l’ultimo capitolo, da lei scritto per i lettori incapaci di cogliere i riferimenti nel testo per svelare l’ultimo mistero del libro!
Ho letto la Pitzorno come autrice per bambine e mi è sempre piaciuta molto. Carina, originale, le storie lasciavano molto alla mia esperienza di lettura. In questo romanzo forse riponevo troppe aspettative. La lettura è stata comunque molto piacevole, la trama è avvincente e l'ho trovato un buon passatempo, ma forse speravo in qualcosa di più. Non ho trovato quella originalità particolare che avevo visto negli altri suoi libri. Se amate questa autrice penso che ne troverete comunque le caratteristiche dello stile, io forse cercavo qualcosa di più.
Con Bianca Pitzorno sono diventata una lettrice accanita sin da piccola, ho adorato i suoi libri per ragazzi che tutt’ora hanno un posto speciale nel mio cuore.“La vita sessuale dei nostri antenati” è il secondo libro per adulti al quale si dedica. Questa storia è ambientata negli anni Settanta e si divide tra Bologna e Ordale un paesino di provincia in cui la protagonista, una docente universitaria, ha vissuto da ragazzina. Nel libro viene sviscerata la storia delle antenate della protagonista, è un filo narrativo molto complesso che si suddivide un numerose sottotrame. Un libro ricco di storie che chi ha amato “Ascolta il mio cuore” non può assolutamente perdere! Consigliato a tutti i suoi ammiratori!
Recensioni
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Conosciamo Bianca Pitzorno come autrice di libri per bambini, ma con La vita sessuale dei nostri antenati si rivolge a un pubblico adulto.
Siamo a fine anni ’70 e la protagonista della storia è Ada Bertrand Ferrell, una ricercatrice e professoressa universitaria di Bologna. La prima volta che incontriamo Ada, lei si trova a Cambridge per un convegno, finisce a letto con uno sconosciuto e sperimenta il suo primo orgasmo. Una volta tornata a Bologna, dove Ada convive con l’avvocato Giuliano, riprende la sua normale vita quotidiana e deve fare i conti con un evento doloroso: l’amato zio Tancredi – che l’ha cresciuta insieme a sua cugina Lauretta dopo la morte dei loro genitori sotto i bombardamenti – si sta pian piano spegnendo.
Il cuore del romanzo è dedicato al passato della famiglia di Ada, si tratta di una vera e propria saga familiare che è impossibile riassumere: veniamo a conoscenza della storia della nonna Ada, della capostipite della famiglia Ferrell e di molte altre vicende intrecciate tra loro.
Come fa intuire il titolo, il sesso c’entra e tanto, le abitudini sessuali degli antenati di Ada hanno effettivamente cambiato il corso della storia della famiglia ma, pur essendo un tema fondamentale, ad emergere con forza dal romanzo sono i grandi personaggi femminili.
Bianca Pitzorno non crea eroine, dipinge donne reali, con i loro pregi e difetti, in cui è facile immedesimarsi. Donne che appartengono a epoche diverse e che per questo hanno mentalità molto diverse.
Di questa famiglia nobile e un po’ decaduta veniamo alla scoperta di tutti i segreti, con quel gusto per il gossip che non è un malevolo spiare l’intimità altrui, ma una sana e genuina curiosità, condita da leggerezza, onestà e nessun falso pudore.
di Claudia Bruzzone
Si ringrazia il Master Booktelling
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