L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
IBS.it, l'altro eCommerce
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
"Ah, non sono nata, io, per fare la brava mogliettina borghese placida e soddisfatta, con un marito e una figlia!" Pensieri risalenti ai primi del Novecento: mica male... Peccato che questo afflato di libertà ed emancipazione femminile, corrisponda a una madre fredda, anaffettiva, petulante e molesta. Detto per inciso, per conciliare e armonizzare questi due modelli esistenziali, ci vorrà (tuttora) ancora molto tempo e molta più intelligenza. Ovviamente, a farne le spese è la figlia, nella fattispecie Irène stessa, trattandosi "Il vino della solitudine" del testo più autobiografico della sua produzione. Meglio sarebbe stato crescere senza madre piuttosto che con tale madre, ma chissà!, buona parte dell'ispirazione narrativa le deriva proprio dall'aver vissuto questa relazione catastrofica della cui tossicità, e della natura torva dell'animo femminile, Némirosvky si è resa, con sorprendente precocità, ammirabilmente consapevole. Allora può essere in gran parte vero che grandi sofferenze generano grande letteratura: l'Arte c'entra poco con le persone felici. Assai efficacemente, anche qui, ripropone il suo stile lucido e tagliente, dalle tinte drammatiche e straordinariamente moderno; privo di patetismi, vittimismi, ipocrisie e femminee svenevolezze. Ad essere pignola, solo le ultime due righe e mezza accusano un eccesso di melodrammatico trionfalismo alla "Via col vento", per dire, per cui, toppando la chiusa, si è giocata le 5 stelle. In conclusione, arrivata al suo quattordicesimo libro letto, il quadro dei pensieri, della vita e della formazione di questo indubbio talento narrativo mi è molto chiaro: è un'esperienza umana da conoscere, e letteraria da consigliare, sempre.
"Avrei davvero preferito non essere nata...ma non hanno pensato a me, questo è certo...mi hanno scaraventato su questa terra e mi hanno lasciato crescere!". "Raggiunto un certo grado di tragico orrore, la mente umana satura, reagisce con l'indifferenza e l'egoismo". Ho letto due libri della Némirovsky e in entrambi la figura materna viene descritta come una narcisista anaffettiva, affetta da bovarismo. Penna sofferta e sofferente la sua, che sembra utilizzare la scrittura come strumento di vendetta, quasi un mezzo per allontanare un'infanzia infelice. Io non voglio certo psicanalizzare l'autrice, ma è quasi impossibile non farlo durante la lettura di questo romanzo.
Edizione davvero ben curata e stilata perfettamente, ottima!
Recensioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
L'articolo è stato aggiunto al carrello
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore