Propr. J. John I., attore inglese. Formatosi come attore teatrale tra Bristol e Londra, conosce un grande successo personale nella seconda metà degli anni '70 alternando ruoli teatrali a serie televisive. Esordisce al cinema con Nijinsky (1980) di H. Ross, ma il suo primo ruolo da protagonista è in La donna del tenente francese (1981) di K. Reisz. Fisico asciutto e nervoso, talento camaleontico, volto sofferto e misterioso, si sdoppia in Inseparabili (1988) di D. Cronenberg, che coglie alla perfezione le sue inquietanti sfumature attoriali e gli offre un'altra interpretazione strepitosa in M. Butterfly (1993), dove indossa i panni di un diplomatico francese in Cina che si innamora di un agente segreto del governo maoista, convincendosi che si tratti di una cantante d'opera. Nel 1990 ottiene il premio Oscar come protagonista di Il mistero von Bulow di B. Schroeder. Si specializza nel ruolo dell'uomo di mezza età, sofferente e tormentato, spesso attratto da donne più giovani che lo conducono fatalmente alla rovina. Nel 1992 è in Il danno di L. Malle e nel 1993 in La casa degli spiriti di B. August. Nel 1995 mostra la sua duttilità in Die Hard - Duri a morire di J. McTiernan, mentre riprende il suo stereotipo interpretando il ruolo dello scrittore malato terminale in Io ballo da sola (1996) di B. Bertolucci, di Humbert Humbert in Lolita (1997) di A. Lyne e quello del giornalista moribondo innamorato di una ex spogliarellista nella Hong Kong che sta per tornare alla Cina in Chinese Box (1997) di W. Wang. Tra le successive interpretazioni, Il mercante di Venezia (2004) di M.?Radford, Le crociate (2005) di R.?Scott, Casanova (2005) di L. Hallström, Eragon (2006) di S. Fangmeier e Inland Empire - L'impero della mente (2006) di D. Lynch.