Tragedia lirica in due atti di Vincenzo Bellini su libretto di Felice Romani, che in realtà si discosta molto dal Romeo e Giulietta shakespeariano.
Personaggi
Romeo Montecchi (mezzosoprano)
Giulietta Capuleti (soprano)
Tebaldo (tenore)
Lorenzo, medico e familiare dei Capuleti (basso)
Capellio Capuleti, padre di Giulietta (basso)
Atto I
Durante una riunione dei capi di parte guelfa nella sua casa a Verona, Capellio Capuleti promette la figlia Giulietta in sposa a Tebaldo. In lui Capellio si augura di aver trovato il vendicatore del figlio, ucciso da Romeo Montecchi. Invano frate Lorenzo, confessore di Giulietta, protesta che la fanciulla non è pronta al matrimonio. Invano a sua volta Romeo, travestito, si fa avanti con proposte di pace da parte dei Montecchi: Capellio non intende ragioni. Giulietta intanto, innamorata da tempo di Romeo e da lui con ardore ricambiata, si incontra, complice frate Lorenzo, con l’innamorato. Romeo, condannato all’esilio, vuole che ella fugga con lui, ma Giulietta, memore dei doveri filiali, rifiuta. Iniziano così i festeggiamenti delle sue nozze con Tebaldo, che Romeo interrompe, provocando una rissa generale. Nuovamente Romeo propone all’amata la fuga, ma ancora una volta Giulietta rifiuta.
Atto II
Frate Lorenzo dice a Giulietta che la sola speranza di evitare le nozze con Tebaldo è che, grazie a una sua pozione, essa cada in un sonno apparentemente mortale. Quando Capellio, poco dopo, la esorta a prepararsi per le nozze, Giulietta beve dunque di nascosto il sonnifero. Romeo e Tebaldo, che stavano per battersi a duello, si interrompono alla vista inattesa del mesto corteo funebre di Giulietta. Più tardi Romeo, disceso nel sotterraneo sepolcro dei Capuleti e allontanati gli amici che lo avevano accompagnato, si avvelena. A quel punto Giulietta si desta e sulle prime pensa che Romeo sia accanto a lei perché avvertito da Lorenzo; quando si rende conto della verità, cade morta sul corpo di lui. A Capellio, accorso insieme a Lorenzo, non resta che constatare la tragedia provocata dalla sua insensatezza.
(fonte: Enciclopedia della Musica Garzanti)
Leggi di più
Leggi di meno