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Anno edizione: 2023
Anno edizione: 2023
Libro finalista del Premio Comisso 2024 - Biografia
Libro presentato da Paolo Mieli nell’ambito dei titoli proposti dagli Amici della domenica al Premio Strega 2024.Vico dei miracoli è un libro inconsueto e avvincente, il quadro potente di un’epoca, di un pensiero originale e di un uomo grande e singolare.
«Ma chi è quel cristiano secco e bassolino col bastone appuntito che attraversa ogni mattina Spaccanapoli? Se ne va sempre solo, cammina piano, sembra un poco scartellato, come dicono qui…» L’uomo dal fare modesto e dall’aspetto dimesso che nel 1730 – a sessantadue anni – percorre le vie di Napoli è in realtà uno dei più fulgidi e influenti pensatori del suo tempo, forse il più importante in assoluto: Giambattista Vico. Che ha appena dato alle stampe la seconda edizione, riveduta e ampliata, del suo capolavoro: La scienza nuova. Quell’anno e quell’opera lo consacreranno «alla posterità e alla notorietà, segnando l’inizio del suo periodo aureo». Un periodo, però, fin troppo breve, perché spesso il suo fondamentale contributo è stato frainteso o sminuito, tanto dai contemporanei quanto dai posteri. Eppure, dal Medioevo fino al Novecento, Vico «primeggia, precorre tempi e pensieri, lascia impronte destinate a fruttare e semina intuizioni che ciberanno pensieri e pensatori del futuro». Come ci ricorda Marcello Veneziani, egli si pone al crocevia della cultura mediterranea; «fonda il pensiero della storia, nutre la filosofia con la filologia, intuisce le origini favolose e poetiche dell’umanità, intreccia ragione e fantasia, tradizione e modernità, visione cristiana e visione classica della storia, disegna una teologia civile, risale alle fonti della religione e infine ritrova nelle vicende umane, storiche e mondane, la traccia di Dio e della Provvidenza». Con il piglio del cantastorie e la precisione dello storico, Veneziani ci racconta la vita tormentata di uno dei grandi filosofi della nostra tradizione. Tutto scorre come in un romanzo, ma ogni dettaglio è veritiero: la nascita e l’infanzia travagliata; il lavoro di precettore; i primi passi accademici; le incredibili vicissitudini familiari; i rapporti con la Chiesa, i reali e la nobiltà; le opere incomprese; la vecchiaia, la morte e la farsa dei funerali ripetuti; la gloria postuma.
Proposto da Paolo Mieli al Premio Strega 2024 con la seguente motivazione: «Marcello Veneziani ha scritto un libro inconsueto. La vita di Giovanbattista Vico, forse il più importante filosofo della tradizione italiana, narrata come in un romanzo dove ogni dettaglio è veritiero. Il piglio è quello di un cantastorie mediterraneo, arguto e disincantato. La lingua un raffinato impasto di limpido italiano letterario e sapidi intarsi partenopei. Una lunga, appassionata frequentazione, consente a Veneziani di muoversi con disinvoltura, spesso con divertimento – mai con superficialità – tra le vicissitudini di un uomo grande e singolare e la complessità della sua opera. Fa da sfondo una Napoli vivacissima, tra teatri, giochi, devozione, musica e magia. Ma anche la Napoli illuminista che deride e condanna alla solitudine l’autore della Scienza nuova. Vico dei Miracoli. Vita oscura e tormentata del più grande pensatore italiano è un caso unico nel panorama della letteratura italiana contemporanea: una narrazione colta e originale che rinnova (saltando a piè pari le correnti “saghe” familiari) la grande tradizione del romanzo storico del Novecento.»
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Il libro di Veneziani è un piacevole racconto della vita e di qualche aspetto del pensiero vichiano. Bella l'idea di far risuonare nel testo un po' del dialetto napoletano, così come quella di mostrare qualche immagine della Napoli in cui il filosofo visse. Vico pensatore della tradizione e delle radici cristiane, alternativo allo spirito "decostruttivo" e scettico del coevo illuminismo? Che ci si trovi d'accordo o in contrasto con questa tesi dominante nel testo, il libro di Veneziani fa venir voglia di rileggere la Scienza Nova e di approfondire. E anche di farsi un giro a Napoli e nel Cilento.
In questo interessante saggio Marcello Veneziani racconta la vita ed il pensiero del filosofo Giambattista Vico intrecciando le vicende personali di Vico con quelle della citta’ di Napoli che gli diede i natali. Vico nacque nel 1668, visse negli anni della rinascita culturale della citta’ partenopea sotto il regno di Carlo re di Napoli, futuro Carlo III di Spagna e li’ vi mori’ nel 1744. Eppure, nonostante non possa essere definito un “cittadino del mondo”, Vico allarga la sua riflessione ad una visione universale della storia. La storia per Vico non e’ soltanto un progressivo avanzamento delle conoscenze o un ciclico ritorno al punto di partenza, ma potrebbe essere descritta come un movimento ondulatorio che si porta dietro il passato e tende inevitabilmente al futuro. E’ un cammino che unisce lo sviluppo individuale di ogni gli essere umano e il corso degli eventi. I singoli individui e l’umanita’ intera attraversano le fasi dell’infanzia, dell’adolescenza e della maturita’ e ad ogni eta’ si trovano ad osservare il mondo con uno sguardo diverso. Secondo Vico durante la nostra esistenza, come nel succedersi dei periodi storici, facciamo un tratto di strada, ma non conosciamo il disegno completo voluto dalla Provvidenza divina per ciascuno di noi e per tutti gli essere umani. Non abbiamo nessuna verita’ in tasca, ma possiamo procedure soltanto per similitudini ed analogie osservando la nostra vita e quella che e’ stata l’esperienza dei nostri antenati. Marcello Veneziani definisce il pensiero di Vico “profondamente italiano, latino, mediterraneo, cattolico, meridionale, partenopeo” . Certamente le sagge riflessioni di Vico nascono da un’attenta indagine sulla natura umana e il libro di Veneziani ha il pregio di aver saputo descrivere l’uomo Giambattista e il professor Vico con umanita’ ed affetto.
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