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Anno edizione: 2019
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Tra autobiografia, romanzo e saggio storico Il vichingo nero racconta di uno straordinario personaggio vissuto nel IX secolo d.C.: uomo di mare, cacciatore e viaggiatore, da molti considerato il re dell’Atlantico. Un libro che ha qualcosa da regalare a chiunque abbia l'avventura di leggerlo.
«Un'opera che non ha paura di correre spericolatamente tra l’attendibilità del documento e suggestioni alla Moby Dick» – Robinson
«Geirmund Pelle Scura è un'ombra, una voce nel buio tra la preistoria e la storia, un buio in cui si celano molte domande alle quali nessuno ha mai dato risposta»
Lo scrittore e studioso di filologia norrena Bergsveinn Birgisson ha un famoso antenato tra i colonizzatori islandesi: si tratta di Geirmundur Heljarskinn, «pelle nera», definito in molti testi medievali come «il più grande dei coloni norvegesi» e «l’uomo più ricco d’Islanda». Non sappiamo quasi nulla di lui e non esiste nessuna saga che ne testimoni le gesta. Perché? Suo padre era il re norvegese Hjør e sua madre Ljúfvina era una sami siberiana (grazie al loro matrimonio si erano consolidati i rapporti con le tribù del nord delle Russia), da lei aveva ereditato i tratti mongoli e la pelle scura. La ricchezza di Geirmundur, un vero pioniere nel suo campo, si basava sulla caccia al tricheco, sul commercio dei prodotti derivati – olio ricavato dal grasso, zanne e cordame che erano di grande pregio all’epoca in Europa – e sulla lavorazione di tali prodotti, affidata agli schiavi che si procurava su larga scala dalla Scozia e dall’Irlanda. Ma chi era davvero questo affascinante uomo dei ghiacci? In una ricerca durata più di vent’anni, Bergsveinn Birgisson, con il suo talento da studioso, ha cercato di capire come mai sia stato dimenticato, e per farlo si è affidato all’aiuto non solo della filologia, ma anche dell’archeologia, dell’antropologia, della genetica, della linguistica e di varie altre discipline. E in questo libro ha finalmente trasformato la sua ossessione in un racconto storico appassionante e poetico, percorso dalla tensione della scoperta, che riesce a toccare temi universali come la pirateria, le questioni ambientali e il traffico di esseri umani, e a restituirci un’immagine nitida e sorprendente di questo personaggio leggendario – con i suoi sogni e le sue imprese –, della quotidianità vichinga e della colonizzazione islandese.Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
L’idea di Birgisson è unire in questo testo la ricerca storica (con l’esposizione delle fonti, gli ausili interdisciplinari, la genesi delle ipotesi e la loro revisione), la ricostruzione romanzata (delle vicende del vichingo nero e del contesto sociale e culturale in cui ha vissuto) ed elementi autobiografici (l’innesco legato ad un racconto orale familiare, gli incontri con vari studiosi, l’altalena di sensazioni nel progredire della stesura). Dal mio punto di vista di lettore, l’esito è solo parzialmente felice. Ho trovato interessante il resoconto del lavoro e della metodologia dello storico, partendo dal materiale delle saghe per arrivare a una rilettura ‘economica’ della colonizzazione islandese. I passaggi più narrativi sono godibili, per quanto frammentari. Le parti in cui interviene la (top)onomastica di contro risultano ostiche e le mappe allegate non si rivelano esplicative quanto dovrebbero, lasciando qualche dubbio a livello redazionale. L’intersezione fra le diverse anime del progetto non sempre funziona e questo, insieme a qualche ripetizione, va a discapito della fluidità e fruibilità del testo; per arrivare in fondo, ad un certo punto ho deciso di saltare le numerose note in appendice. Nel complesso, resta l’impressione di una lettura stimolante ma non agevole.
Preso credendo che fosse un romanzo, invece è un saggio storico. È comunque ben curato e lo consiglio sia a chi vuole una storia, e sia per gli appassionati degli uomini del nord
Un romanzo, che non è un vero romanzo, ma piuttosto la storia del vichingo Geirmund dà la possibilità all'autore di mostrare come lo storico possa tentare di giungere a certe conclusioni basandosi su poche informazioni disponibili x avvenimenti così lontani. Una lettura interessante soprattutto x chi è appassionato di storia.
Recensioni
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