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Da quando ha fatto la sua comparsa su questo pianeta, l'essere umano non ha mai smesso di spostarsi e viaggiare incessantemente. Abbiamo colonizzato pressoché ogni angolo del mondo, modificando l'ambiente a nostro uso e consumo: iniziammo una manciata di millenni fa a disboscare i primi terreni e oggi abitiamo in tentacolari foreste di acciaio e cemento. Parallelamente, l'essere umano ha sempre tentato di spiegare l'universo che progressivamente scopriva e che diventava sempre più articolato, azzardando ipotesi, sviluppando tesi e strutturando teorie. Ecco il legame tra viaggio e filosofia: le idee del filosofo sono senza dubbio figlie dell'epoca e della terra che le ha prodotte, ma sono anche un distillato di stimoli culturali dalle origini più disparate che aspira ad avere una valenza universale e cosmopolita, in grado di travalicare confini geografici, regni e nazioni. Ad esempio, se è vero che la fucina del pensiero filosofico occidentale fu la minuscola Atene, è altresì vero che i filosofi che la abitarono portarono nella polis conoscenza ed esperienze provenienti da tutto il mondo allora noto, dalla Spagna alla Sicilia, dall'Asia Minore all'Estremo Oriente, dal Nord Africa all'Egitto. La collettanea di contributi scritti da dodici autorevoli filosofi italiani che compone il volume curato da Maria Bettetini e Stefano Poggi non è dunque semplicemente una godibile raccolta di storie di vita on the road, ma appartiene senza dubbio a quella schiera di opere di geografia filosofica (come, ad esempio, l'originale atlante del pensiero di Elmar Holenstein, Atlante di filosofia, Einaudi, 2009), purtroppo sempre troppo carenti negli scaffali delle nostre biblioteche. Chilometri percorsi a cavallo della curiosità e voli del pensiero ancorati a itinerari fisici per fare esperienza del mondo tentando di comprendere il significato delle cose.
Andrea Pagliardi
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