L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
IBS.it, l'altro eCommerce
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Tutti i formati ed edizioni
Promo attive (1)
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Non mi sono mai interessato all'alpinismo, nè penso che lo praticherò mai. Non ho mai sentito un particolare richiamo da parte della montagna. Ho iniziato a leggere questo volume con poca curiosità e la quasi certezza che mi sarei annoiato: adoro Taniguchi, ma pensavo di aver bisogno anche di un tema che mi interessasse. Non mi sono mai sbagliato tanto.
Fondamentalmente La vetta degli dei, il cui romanzo originale conta quasi duemila pagine, è la storia di un uomo e della perpetua sfida con se stesso tramite l'ascensione delle montagne più alte e impervie del pianeta. Tuttavia, c'è anche dell'altro: attraverso numerosi flashback, Yumemakura si preoccupa di descrivere le psicologie dei personaggi - Habu e Fukamachi in primis - in relazione a determinati eventi della loro vita, come ad esempio la perdita di un compagno di cordata o la difficile accettazione di una relazione sentimentale conclusasi negativamente. Per mezzo di una narrazione intrigante che spesso sfocia nel giallo, con tanto di rapimenti e ricatti a sfondo pecuniario, il lettore si sposta tra il Giappone e il Nepal, immergendosi negli splendidi scenari delle vette dell'Himalaya e immedesimandosi al contempo nelle stupefacenti imprese di abili scalatori. Eppure non ci troviamo alle prese con infallibili Übermensch, anzi, tutto il contrario: uno dei capitoli meglio riusciti racconta infatti, sotto forma di diario, la terribile esperienza vissuta da Habu di una difficile ascensione che poteva finire in tragedia. Insomma, la sfida dell'uomo alla natura è lungi dall'essere vinta ed è a dir poco coinvolgente assistere agli sforzi e al coraggio di personaggi come Habu o Tsuneo Hase (ispirato all'alpinista realmente esistito Tsuneo Hasegawa). A metà tra storia e fantasia, il racconto in questione è reso ancora più "vivo" dagli splendidi disegni di Taniguchi, il quale è totalmente a suo agio nel raffigurare le montagne: nessuno come lui riesce a dare al lettore l'impressione di essere lì, al fianco dell'alpinista, a pochi metri da un profondo crepaccio o aggrappato a una parete rocciosa sospesa nel vuoto.
Non avrei mai immaginato di appassionarmi tanto a questa storia, perchè non ho mai letto nulla sulla montagna. Invece è un racconto veramente bello e interessante, a tratti incalzante a tratti più riflessivo. in certe parti tiene incollato il lettore con il fiato sospeso, soprattutto l'ultimo volume della serie. I disegni sono stupendi e rendono perfettamente il paesaggio himalayano. L'edizione è di qualità, con carta bianca e del giusto spessore. basta stare attenti solo a non esagerare con l'apertura per non rovinare la costina. Prezzo in linea con le altre opere di Taniguchi anche se data la lunghezza della serie potrebbe risultare un po' esoso. Comunque ne vale la pena.
Recensioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
L'articolo è stato aggiunto al carrello
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore