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Le vergini suicide - Jeffrey Eugenides - copertina

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LIBRO

Le vergini suicide

Name: vergini suicide
Price: 13.30 EUR
Availability: InStock
Rating: 3,8 (32 reviews)
Author: Jeffrey Eugenides
ISBN: 880478850X

di Jeffrey Eugenides (Autore)

Cristina Stella (Traduttore)

Mondadori, 2024

Recensioni: 4/5

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Descrizione

Un racconto tenero, avvolgente e bizzarro, che assume i contorni del mito, fantasia d'innocenza in cui si fondono memoria e immaginazione, sesso e nostalgia.

"Le vergini suicide" racconta l'ossessione di un gruppo di adolescenti per le cinque sorelle Lisbon, bionde e misteriose, che nel volgere di un anno si sono tolte la vita.

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Dettagli

Autore:

Jeffrey Eugenides

Traduttore:

Cristina Stella

Editore:

Mondadori

Collana:

Oscar moderni. Cult

Anno edizione:

2024

Formato:

Tascabile

In commercio dal:

19 febbraio 2024

Pagine:

272 p., Brossura

EAN:

9788804788508

Valutazioni e recensioni

3,79/5

Recensioni: 4/5

(32)

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Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.

lorena 27 luglio 2016

Recensioni: 1/5

Una vera e propria delusione. Un libro lento e noioso, con descrizioni minuziose di situazioni assurde e che non c'entrano per niente con la vicenda in se. I personaggi sono privi di spessore e carattere, comprese le 5 ragazze di cui si dovrebbe (o forse no, sinceramente non l'ho capito) almeno intuire il motivo della scelta del suicidio. E' tutto narrato dai ragazzi che all'epoca dei suicidi erano coetanei delle sorelle. L'autore ha costruito la storia in base ai loro ricordi e alle sensazioni che hanno provato nel periodo in cui le frequentavano ma il racconto risulta essere senza spessore, senza anima e di una superficialità sconcertante.

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stefano 21 marzo 2016

Recensioni: 4/5

Un romanzo che si presta ad una infinità di interpretazioni. Il tema dell'adolescenza malata, dell'incomunicabilità tra i sessi, dei legami familiari bizzarri, rigidi e chiusi, del suicidio come estrema ed ultima provocazione ed unica liberazione possibile in una società fatua, ossessionata ed ossessiva, fasulla ed ipocrita. Eppure, il lettore rimane inchiodato alla pagina perché aleggia per tutto il romanzo una sorta di misteriosa corrente emotiva ed empatica alla quale è difficile staccarsi e che l'autore usa con magistrale capacità per spronarci a seguirlo fino all'ultima pagina, senza darci una risposta del perché della fine delle sorelle vergini suicide.

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Roberto Agostini 10 giugno 2014

Recensioni: 5/5

Nei libri d'esordio ci chiediamo se c'è lo scrittore in nuce, o qualche mistero che risolverà nelle successive prove. Il debutto di Eugenides è ad altissimo livello, e l'autore che vincerà di lì a qualche anno il Pulitzer è già presente, con il suo calderone di effetti, echi e risonanze, realtà cangianti. Se il lettore vuole un'immagine, osservi in copertina il fotogramma del film di Sofia Coppola: vedrà le eteree sorelle della storia che Eugenides ha inventato prendendola alle sue radici di emigrato greco, una storia simile al mito del sacrificio, al fato imperscrutabile. Una storia di sangue. Una storia di legami, di formule e tracce. Sì, potete in trasparenza leggervi - è la solida potenza narrativa di Eugenides - pure le fiabe agghiaccianti dei Grimm. Attorno alla casa delle fanciulle che rinunciano una dopo l'altra alla vita per un sogno di eternità (o meglio per eternarsi, come i giovani aspirano nel loro coraggio ingenuo) gettando dolore inimmaginabile su tutto il contesto - genitori, amici, conoscenti - vive un giardino che potrebbe essere il bosco fatato dei Grimm. Con una casa piena di crudeli artifici, stanze e nascondigli - il modo in cui le protagoniste si tolgono la vita è complesso, incantato -. Ma la fiaba e il mito sono anche educativi. Il "noi" narrante, come un coro di tragedia, composto degli adolescenti coetanei che vorrebbero liberare le fanciulle, ma non riescono perchè non sanno come, e si chiedono perché, perché e perché, questa voce collettiva ci dice che ciò succede perchè la vita è difettosa, perché il quartiere loro e delle vittime è travolto dall'inquinamento, e perchè la grande città che lo ospita è una delle rappresentazioni dell'America malata, del suo corpo sofferente, l'incubo milleriano della nazione più ricca - il tempo della narrazione è dopo la seconda guerra mondiale - condannata a simbolo imperiale e popolare, travolgente, della moderna decadenza conflittuale. Le ombre prevalgono sulle luci, qui. In un debutto così originale.

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Conosci l'autore

Jeffrey Eugenides

1960, Detroit

Jeffrey Eugenides (Detroit 1960) è un narratore statunitense di origine greca, vincitore nel 2003 del Premio Pulitzer. Si è affermato con Le vergini suicide (The Virgin Suicides, 1993), narrando in una cornice onirica il fascino vagamente elegiaco di cinque sorelle adolescenti votate al suicidio nella cornice suburbana di Detroit. Nel secondo romanzo, Middlesex (2002, premio Pulitzer), la sua esuberante inventiva si plasma tra l’epica ereditata dalla cultura europea e la concretezza della realtà americana, e crea una narrazione che tocca il tragico e il comico, ibridando il linguaggio con bizzarrie eccentriche e suggerendo fra le righe una riflessione sul «patrimonio genetico», che mostra la sua ineludibilità soprattutto in circostanze «forti»...

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