L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
IBS.it, l'altro eCommerce
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Promo attive (0)
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Dio come fantasma della grammatica? Per l'A.in ultima analisi ogni comprensione della lingua e della sua forma e funzionamento ha il "presupposto della presenza di Dio" ("sostanziazione").L'ermeneutica si è guastata oggigiorno.Il lettore è interprete, "esecutore" mette in atto significati e valori per risposte responsabili (moralmente, spiritualmente, psicologicamente):Dante, Proust, Dostoevskij, Conrand, Pound , Joyce e tanti altri artisti. Ora l'effimero (anche nell'americanizzazione) travolgono nel chiacchierare sulle chiacchiere..Nei 3 momenti della civiltà occidentale abbiamo:l'infinita esegesi ebraica; la scolastica medioevale nell'eternità ortodossa;l'archeologia del senso psicanalitico.Nell'enigmaticità del discorso possibile che trasforma i fatti in fatticità, l'esperienza in finzione o illusione siamo alla questione teologica (o non) del dire senza fine?Quali i modelli di teoria? Cartesio,Kant, Husserl, Einstein, etc.altre illusioni? Eccoci alla presenza di universalità astratta. Due libertà: del testo che si muove attraverso il tempo e quella del ricevente: fenomenologia del dire come relazione tra parola e mondo: ad es. il Logos (del dire dell'essere: una vera presenza) nelle varie discipline.Serve la fiducia, sennò siamo al nichilismo.Mallarmè e Rimbaud: Heidegger li critica nell'ontologia della presenza, eppoi Wittgenstein.Il decostruzionismo nell'intuizione nietzschiana ha basi teologiche, pur se nichilistica. Serve la nostra entente (ascolto e intendimento) delle arti, nella relazione tra Eros e Logos, opponendosi al vuoto e all'indifferenza: "l'alterità che entra in noi ci altera" e la fonte dell'alterità è trascendente. "Esiste la creazione estetica perchè esiste la creazione". Mito e mysterium, senza sostituire la teologia con l'esoterismo. Esploriamo nelle "forme estetiche il vuoto , la libertà priva di contenuti che proviene dalla latitanza (Deus absconditus)del messianico e del divino". Siamo nel viaggio del sabato nell'utopia della domenica.
Recensioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
L'articolo è stato aggiunto al carrello
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore