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“Il vento sull’erba” è, innanzi tutto, un romanzo che si legge con grande piacere. Pur breve e molto lineare nella struttura, basata su un intreccio relativamente semplice, è in realtà molto ricco di riflessioni profonde e di temi interessanti. Può essere definito un romanzo storico, sebbene tratti di un periodo relativamente recente e affiorino nomi come quello di Sandro Pertini, che nel romanzo ha un ruolo diretto, grazie al rapporto di stima e amicizia che lo lega al protagonista principale, Alberto Olivari. Da questo libro emerge un profondo amore per la terra di Liguria, di cui sono descritti sia gli aspetti più selvaggi e umili, legati ad un passato da pescatori e contadini, sia la componente “cittadina”, rappresentata da una Genova in pieno sviluppo. Protagonisti di fantasia del libro, le cui vicende immaginarie si intrecciano a quelle reali degli anni della Resistenza, della ricostruzione, delle lotte sindacali, degli Anni di piombo, sono due giovani che si conoscono proprio dai tempi della comune Resistenza, Alberto e Nives. Un tema fondamentale è quello della forza degli affetti familiari, ma soprattutto del rapporto genitori (e soprattutto madre) – figli: un amore che a volte va al di là di qualsiasi ragionevolezza, impedendo perfino di vedere la verità e di condannare gli errori dei figli. Un altro tema è quello dell’orrore della guerra, di qualsiasi tipo di guerra, che inevitabilmente porta a mettere in discussione valori che prima sembravano intangibili e porta a fronteggiarsi, talvolta proprio a combattersi , anche coloro che prima erano legati da vincoli di amicizia, parentela, affetto. Un altro motivo che affiora nelle pagine del romanzo è quello dei “segreti” che ognuno di noi nasconde, della componente oscura che alberga probabilmente in ogni persona, perfino in chi è animato dai più alti ideali, come Alberto.
Già dalle prime pagine, il libro “Il vento sull’erba” di Patrizia Fiaschi ci cattura, portandoci tra scorci di luoghi familiari che tutti gli Spezzini amano. La vicenda si svolge infatti a Ria, antico nome del suggestivo borgo marinaro delle Grazie, tra le case colorate, le vele delle barche spinte dal vento, gli ulivi, le piccole baie affacciate sul mare azzurro. Le vite dei personaggi si snodano in un luogo stupendo, ma in un tempo che è solo sofferenza, povertà, pericolo e che segnerà per sempre le loro vite: la seconda guerra mondiale. Nessuno uscirà indenne da questa terribile esperienza, ma chi pagherà il prezzo più alto sarà Raimondo, un ragazzo così ingenuo e sprovveduto da non immaginare neanche lontanamente che ciò che per lui rappresenta solo un vezzo possa diventare la sua condanna: indossare una camicia nera, considerata in quel periodo simbolo del fascismo. Un ragazzo che non ha mai imbracciato un fucile e non si interessa dei partigiani, che chiede solo di sopravvivere e aiutare la madre barattando qualche chilo di sale, diventa un po’ il simbolo di tutte le vittime innocenti di quella paura che la guerra genera e che impedisce di pensare, abbruttisce e indurisce le persone, al punto di vivere ogni situazione come una minaccia alla propria sopravvivenza. Questo episodio, con un effetto a catena, segnerà la vita dei personaggi, cominciando dalla madre di Raimondo, dalla fidanzata che si allontana da tutti, perché come dice con grande amarezza “non vuole vivere in un Paese, accecato dall’odio, che non sa più distinguere un uomo da un’idea” e soprattutto colpirà Alberto, l’amico d’infanzia che non ha saputo impedire che ciò accadesse. Vera protagonista del libro è la guerra che lascia cicatrici profonde nelle vite delle persone e gravi conseguenze nella società. Le vicende dei personaggi si intrecciano con quelle di grandi uomini come il carismatico Pertini e l’autrice ha saputo ben amalgamare tante storie nella “Storia”.
Un libro stupendo, la storia del nostro paese come sfondo di una storia intima e profonda, di passione politica, coraggio ed amore. Personaggi di spessore civico e morale, capaci di impegno e grandi sentimenti. Un bellissimo ritratto di donne coraggiose ed indipendenti, autrici delle proprie scelte. Ambientazioni descritte con maestria ed atmosfera. Un libro bellissimo, che ho letto tutto d'un fiato.
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