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“Liberté, Egalité, Fraternité” fu il motto della Rivoluzione francese del 1789 ed il criterio ispiratore delle leggi approvate dell’Assemblea Nazionale rivoluzionaria. Nella riforma del sistema penale, furono abolite le diseguaglianze nelle esecuzioni delle condanne a morte, che prevedevano modalità diverse a seconda del ceto del condannato: se nobile veniva impiccato o decapitato, se plebeo era sottoposto a vari tipi di supplizi, atroci ed estremamente dolorosi. Durante il dibattito, il dottor Joseph Ignace Guillotin (1738 – 1814) avanzò una proposta di legge, articolata in 6 punti, con la quale si stabiliva l’uguaglianza delle pene capitali al di là del rango e dello stato sociale del condannato, che “…sarà decapitato e questo sarà fatto per mezzo di un meccanismo semplice.” Il desiderio di comminare al reo una morte veloce e –teoricamente- indolore, causò al dottor Guillotin l’infamia di essere per sempre accostato alla macchina, che invece fu progettata dal chirurgo Antoine Louis ed il prototipo fu realizzato da Tobias Schmidt, un costruttore di clavicembali di Strasburgo. L’Autore di questo bel saggio riporta tutti gli eventi fino al termine del “Terrore” ed alla morte di Robespierre, nonché l’attività di macchiari usati in Inghilterra ed in Italia nei secoli precedenti, ma anche nei quasi due secoli successivi. La “vedova allegra” (uno dei tanti soprannomi dati alla ghigliottina) andò in pensione nel 1977, dopo un’ultima decapitazione, avvenuta a Marsiglia.
Molto bello questo libro, temevo un carattere macabro, ma invece l'autore sa rendere con leggerezza anche gli argomenti più lugubri. Molto simpatici gli aneddoti accaduti nel corso delle esecuzioni, divertenti se non fossero tragici!
Libro bellissimo. L'autore descrive la creazione della "vedova allegra", con stile letterario coinvolgente. Si scoprono così i pezzi del marchingegno più temuto e adorato dalle folle assetate di giustizia e vendetta, nonché un utile ripasso di avvenimenti storici importanti.
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