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«Una grande rivisitazione di quell'eden coloniale in cui si annidavano moltitudini di serpenti» - Sunday Times
Quando Theo Miller e la sua famiglia si stabiliscono a Nairobi, colonia della corona britannica, ad accoglierli trovano una città calda, polverosa e caotica. È il 1925 e il padre di Theo, direttore della nuova ferrovia, è entusiasta del trasferimento in Kenya e convinto che l'arrivo del treno aprirà nuovi orizzonti al paese. Theo ha quattordici anni, è brillante e ambizioso. Legatissimo alla sorella Maud, è pronto a calcare le orme del padre e a succedergli, in un futuro non troppo lontano, nel suo incarico per la ferrovia. Quando però incontra l'affascinante ereditiera americana Sylvie de Croÿ e il suo carismatico compagno, Freddie Hamilton, le sue aspirazioni cambiano in un istante. Sylvie e Freddie sono bellissimi e sofisticati e l'intesa con Theo è immediata. I due lo accolgono nel loro circolo esclusivo di amici, noto a tutti come la Happy Valley: un gruppo di espatriati ricchi e alla moda, dediti a feste e incontri mondani, che conquistano il giovane e lo travolgono, nonostante il parere contrario della famiglia. Un mondo scintillante fatto di feste, alcol e trasgressione, con il meraviglioso paesaggio keniano sullo sfondo, ben lontano dalla vita umile e subalterna della popolazione locale. Un mondo dietro il quale, però, si nascondono anche violenza, lussuria e inganni a cui – Theo se ne renderà conto ben presto – è molto difficile sfuggire. Mentre nuvole scure si addensano sul futuro del Kenya, Theo dovrà trovare il modo per riavvicinarsi alla sua famiglia e, soprattutto, a Maud. Prima che sia troppo tardi.Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Romanzo strutturato in tre tempi: 1925-27, poi 1933-37, infine 1937-38, quasi alla vigilia della IIa Guerra Mondiale (WWII). Nel 1925 Theo (quasi 15 anni), la sorella Maud (12 anni), la madre e il padre si trasferiscono a Nairobi, in Kenya, dove il padre Miller è stato nominato direttore della nuova ferrovia che attraversa il paese. Prendono domicilio nella Happy Valley, ove si trova un circolo esclusivo di ricchi espatriati, dediti a incontri mondani e feste, che spesso degenerano in orge e ubriacature di gruppo. Quivi Theo si lega a un’affascinante coppia, la ricca ereditiera americana Sylvie de Croÿ e il suo compagno Freddie Hamilton. La maturazione di Theo avviene in questo mondo dorato, di cui assorbe i valori negativi, al punto di seguire Freddie quando, nel 1934, aderisce alla BUF (British Union of Fascists), che cerca di travasare in Kenya le dottrine di Mussolini e le sue camicie nere. I colonizzatori inglesi credono nella supremazia britannica e tengono in ben poca considerazione l’umile e subalterna popolazione locale, che viene ampiamente sfruttata per lavori domestici o pubblici a ben misera paga. Maud invece matura con ben altre idee, e si preoccupa del benessere dei nativi e della loro liberazione da quel regime di semi-schiavitù. Nella sua battaglia per l’emancipazione sociale dei kenioti si schiera apertamente contro il BUF e la propaganda politica di Freddie. Pagherà un prezzo altissimo per questo. Il romanzo è ben strutturato con una scrittura fluida che lo rende ben leggibile. Il crepuscolo di una società coloniale che sta arrivando al capolinea, all’insaputa degli stessi colonizzatori immersi nel loro mondo di sogni, è ben tratteggiato. Poco dopo WWII gl’imperi coloniali si sbriciolarono: l’India divenne indipendente nel 1947 e il Kenya nel 1964. Tuttavia questo romanzo non ha il fascino e l’incanto di La Mia Africa di Karen Blixen, che ci ha regalato il ritratto forse più bello dell'Africa, della sua natura, dei suoi colori e dei suoi abitanti.
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