Il progetto di questo libro è stato subito chiaro e ambizioso: presentare un quadro dettagliato della realtà dei vari paesi della Valle Brembana, ma anche di toccare alcuni aspetti di interesse generale, in modo da mettere a disposizione degli abitanti della Valle e dei visitatori uno strumento di conoscenza aggiornato e attendibile. Si è partiti infatti dalla constatazione che, malgrado i numerosi libri che le sono stati dedicati (a partire dal famoso Dizionario odeporico o sia, storico, politico, naturalistico della provincia bergamasca, di due secoli fa, di Giovanni Maironi da Ponte) la conoscenza della Valle Brembana permane un po' generica e frammentaria, non di rado basata sulla riproposizione di stereotipi, errori e luoghi comuni che continuano a circolare sui media e in particolare sul web, nonostante siano stati sfatati e corretti a più riprese. Inoltre, è ancora relativamente poco diffusa la conoscenza di aspetti di assoluto valore artistico, architettonico e ambientale, di cui la Valle è particolarmente ricca. Le nostre chiese, ad esempio, hanno saputo conservare straordinari capolavori di alcuni tra i più noti artisti del Rinascimento (Lotto, Palma il Vecchio, Carpaccio, Veronese, Lattanzio, Boldrini, Garofalo, tanto per fare alcuni dei nomi più significativi) e dei secoli precedenti e successivi (i Santacroce, il Guarinoni, Carlo Ceresa, Andrea Previtali, i Baschenis, il ticinese Orelli, fino ad Enrico Scuri) frutto di commissioni da parte di confraternite e fedeli locali o di emigranti facoltosi, opere assai pregevoli, che sarebbero il vanto dei migliori musei, ma che in Valle non sono conosciuti e valorizzati come meriterebbero. Lo stesso vale per i manufatti lignei, i cicli di affreschi, gli elementi architettonici, ma anche per gli itinerari storici e naturalistici, i percorsi escursionistici, che sono di una bellezza semplice e suggestiva, senza contare i prodotti tipici dell'artigianato e del lavoro contadino, le eccellenze casearie, gli strumenti
Leggi di più
Leggi di meno