L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
IBS.it, l'altro eCommerce
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Tutti i formati ed edizioni
Promo attive (1)
Libro presentato da Ilaria Catastini nell’ambito dei titoli proposti dagli Amici della domenica al Premio Strega 2024.
Dopo molti anni dalla scomparsa di Marla Naiges, moglie e compagna politica del dittatore Arteno Gora, la sua amica d’infanzia Ania Ledon, oramai ultraottantenne, accetta per la prima volta di rilasciare una testimonianza del loro lungo e controverso rapporto a un noto giornalista. Ambientato in un Paese immaginario, la Livania, ma con una descrizione verosimile sulle dinamiche che conducono all’instaurazione di una dittatura, il racconto di Ania è l’estremo tentativo di difendersi dall’accusa di complicità con il regime di allora, di respingere la riduttiva definizione di amica della diavolessa, diventando poco a poco l’autoanalisi spietata di un rapporto d’amicizia avvelenato dall’invidia, dalla prevaricazione e dall’impossibilità di superare psicologicamente le differenze sociali.
Proposto da Ilaria Catastini al Premio Strega 2024 con la seguente motivazione: «L’invidia è al centro di questo romanzo di Paola Musa, poetessa e scrittrice sardo-romana dalla penna elegante e profonda, che ha deciso di dedicare diversi anni di scrittura a un progetto narrativo sui sette vizi capitali. Un paese entra in un periodo di dittatura per mano di un uomo e della sua donna, Marla Naiges, un passato di violenze familiari, una personalità torbida e distruttiva. Marla vive in bilico tra la non accettazione di ciò che è, dei suoi limiti, del suo drammatico passato e il sentimento di odio-amore nei confronti della protagonista io narrante, Ania, che ha conosciuto nella sua infanzia segnata dalla povertà di un villaggio di minatori. La piccola Ania possiede tutto quello che Marla non ha e non potrà mai avere: un padre buono che la rispetta, una madre intelligente, la possibilità di studiare, vestiti e scarpe di buona fattura, una casa decorosa, un fratello che invece a lei è morto, per sua colpa. Da adulta, Ania ha un marito che la ama, ha un figlio, che invece lei ha perso. Marla si insinua in ogni piega della vita di Ania, la quale ne è soggiogata fin da bambina. Quando Marla diviene la moglie del dittatore, Ania con la propria famiglia continua a essere oggetto di una incessante invasione alla quale non riesce a sottrarsi, nonostante il disagio, per paura delle conseguenze. Alla fine dei suoi giorni Ania decide di raccontare a un giornalista i dettagli del suo rapporto con la “diavolessa”, come il popolo usava chiamare Marla, per liberarsi di un peso insostenibile durato una vita e causa di tante sofferenze. Musa ha la capacità di scavare nell’animo umano, perfora la superficie portando alla luce le ombre e il buio della coscienza. In questa prova magistrale mette insieme gli ingredienti di un sentimento che è dentro ognuno di noi, che spesso si fatica a controllare e che condiziona la vita e la felicità degli uomini più dell’amore. Per questo motivo intendo segnalare Umor vitreo, di Paola Musa, all’edizione 2024 de Il Premio Strega.»
L'articolo è stato aggiunto al carrello
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore