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Anno edizione: 2010
Anno edizione: 2010
Anno edizione: 2021
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Eccellente! Sia la prima parte, con l'inizio del ventunesimo romanzo di Jack e Stephen, che la seconda parte, il saggio di Gastone Breccia dedicato alle navi e ai marinai dell'epoca. L'ultimo libro che O'Brian iniziò a scrivere è molto bello anche se incompleto, in poche decine di pagine ci sono molte vicende e qualche allusione a cosa sarebbe presumibilmente successo poi (lo scontro tra Stephen e un ufficiale dell'esercito parente dell'ammiraglio nuovo capo di Jack, l'incontro con Napoleone a S.Elena, ...): sarebbe stato sicuramente un romanzo ricco e appassionante. Molto bella anche la seconda parte che fornisce una grande quantità di informazioni sui fatti storici che hanno ispirato Patrick O'Brian. Questa parte è particolarmente apprezzabile perché analizza tutti gli aspetti importanti delle principali marinerie dell'epoca senza mai essere noioso, ed è preciso e dettagliato senza diventare mai difficile da leggere: veramente un'ottimo saggio. Il voto massimo al libro, anzi, a ciascuna delle sue parti, è assolutamente meritato.
È passato ormai quasi un anno da quando ho letto questo libro e nonostante il tempo strascorso ogni tanto mi ritrovo a pensare al suo finale: così incompleto e pure così perfetto e ogni volta, la mia immaginazione prende il volo o meglio la nave agli ordini di capitan Jack! Assolutamente da leggere per chi come me ha amato tutta la saga! Inoltre il saggio che accompagna il libro l'ho trovato molto dettagliato e gradevole alla lettura!
"il futuro perduto nella foschia" è una frase semplice eppure dal mio punto di vista è il comune denominatore di tutti i romanzi, il motivo musicale che fa da sottofondo. Dai tempi in cui Aubrey mischiava acqua dolce con acqua salata davanti a Linois, i giorni e le notti della Waakzaamheid, il poltrone ubriaco, l'ornitorinco, ponto e il limone, la pelle d'orso, un ladro improbabile o l'errore del carpentiere...mille altri aneddoti che insieme, come un unico ricordo, suggeriscono il suono della prua che fendendo l'oceano si avvia incerta verso un futuro indefinito, in bilico tra la salvezza e la capitolazione. Un divenire perso nella foschia. Imprevedibile. Allo stesso modo il futuro dei personaggi è incompiuto, rarefatto e onirico. Delle tante sorprese che l'autore ha donato, siano esse gioiose, amare o malinconiche, la fine è stata la più sensazionale. Come se la nave un tempo piena di voci e rumori fosse improvvisamente deserta, silenziosa, alla deriva su di un moto perpetuo che è un futuro che nessuno può determinare.
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