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Dopo Gotico americano, Arianna Farinelli torna con un romanzo magnifico, che va dritto al cuore dell'America di oggi e alle sue contraddizioni, e lo fa con una scrittura calda e libera, da cui trapela autentica gioia narrativa.
«Farinelli ci racconta una cosa spietata. Che l'America è un girone infernale che promette a tutti il paradiso. A patto di lasciarsi bruciare nel fuoco» – Andrea Bajani
Quando lo scrittore è malinconico racconta storie di uccelli: «Ogni primavera, gli uccelli migratori percorrono immense distanze volando verso Nord. E ogni autunno, tornando al Sud, volano lungo lo stesso percorso. È così da milioni di anni. Per gli uccelli la migrazione è una condizione di vita». Alma lo ascolta nuda, sdraiata sul letto dello studio dove si incontrano quasi ogni giorno. La storia che lo scrittore ama di più è quella dei cuvivíes, che alla fine dell'estate volano per migliaia di chilometri dall'Alaska alle pampas argentine. Ma è una storia maledetta: quando gli uccelli arrivano sulla laguna andina di Ozogoche si gettano in picchiata nelle acque gelide dei laghi e muoiono all'istante. Gli scienziati non sono ancora riusciti a capire il perché, ma lo scrittore ha una sua spiegazione: «È un suicidio di massa, Alma, i cuvivíes non torneranno mai nelle pampas. La promessa del ritorno galleggia insieme alle loro carcasse sulle acque della laguna». Alma non immagina che la storia di quegli uccelli finirà per assomigliare così tanto a quella dello scrittore. Gli ultimi americani è dedicato "a tutti coloro che migrano" ed è il racconto di tre rotte migratorie che convergono negli Stati Uniti ma che arrivano da molto lontano. Lo scrittore e Lola sono cresciuti insieme in un'hacienda colombiana, lui come figlio del padrone e lei di una governante. Ancora adolescenti, si sono innamorati, ma un evento doloroso ha finito per dividerli. Si ritrovano molto tempo dopo a New York, dove lui arriva come rifugiato politico e lei come immigrata illegale. La storia di Alma, invece, comincia in un quartiere povero alla periferia di Roma. Dopo molti anni negli Stati Uniti e la fine di un matrimonio, una sera partecipa a una competizione di storytelling. È qui che conosce lo scrittore, ormai famoso, e Lola. Quel primo incontro darà vita a un intreccio d'amore e amicizia che in modi inaspettati finirà per coinvolgere tutti e tre.
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
"Gli ultimi americani" di Arianna Ferinelli ha una copertina molto evocativa. Il parallelismo tra uccelli e uomini è calzante, perché questo libro è dedicato a tutti coloro che migrano. Il reiterarsi della partenza costringe i personaggi a fronteggiare il mutamento costante, a ricostruire la propria identità, a riconquistare il proprio senso d'appartenenza. Tutti vorremmo lasciare nel mondo tracce significative del nostro passaggio, ma come per Alma e Lola, farlo costa fatica e dedizione. La scommessa sta nel procedere senza dimenticare la propria storia, nel dirigere il volo senza snaturare il proprio essere, ma componendo attraverso le esperienze e il contributo degli altri, inesauribili fonti di ricchezza. Per me lo sono anche i libri di Arianna Farinelli.
Bello, intenso, vibrante.
Recensioni
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