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L' ultima locanda
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L' ultima locanda
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"Con questa nuova raccolta Carla conferma la sua piena maturità poetica e aggiunge alla produzione precedente nuovi componimenti estremamente concentrati per tematica e purezza formale. Si tratta di una scelta di testi, fra molti altri che conserva inediti, che ci danno un diario intimo dei suoi più recenti anni e ci raccontano il dramma del vitale contrasto fra il passato, con i suoi ricordi di giovinezza, di sogni, di speranze, di bellezza, e il presente, in cui l'avanzare dell'età e delle esperienze hanno ridotto quel passato in cenere, in nostalgia, in doloroso confronto con una quotidianità che non ha mantenuto le lontane promesse, invecchiando e debilitando il corpo e ancora più trasformando i sogni in incubi, le speranze in angosce, l'amore in indifferenza e disamore. Ma la vitalità non ancora del tutto domata dal tempo offre pur sempre, sebbene ridotti in frantumi, nuovi desideri e nuove speranze. Si innesta così una dialettica esistenziale fra passato, presente e avvenire sulla quale Carla non si sofferma in costruzioni filosofiche o morali, ma si esprime direttamente con una rara purezza lirica, tutta immagini e sentimenti." (dalla Prefazione di Luciano Aguzzi)
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In commercio dal:
22 novembre 2018
Pagine:
90 p., Brossura
EAN:
9788893463041
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Luciano Aguzzi
05 dicembre 2018
La scheda di Ibs.it manca della "descrizione". «L'ultima locanda» è la nuova raccolta di poesie di Carla Spinella, poetessa e scrittrice che alterna la scrittura in lingua italiana con quella in lingua minoritaria greco-calabro, diffusa nella Bovesia, zona storica della provincia di Reggio Calabria. Cito questo dato biografico perché la cultura classica, greca e latina, accompagna da sempre l'attività poetica di Carla, che però non si evidenzia in forme esterne, da imitazione o da epigonismo, ma in sostanza interiore alla materia, alla forma e alla musicalità del suo dettato poetico, modernissimo, in verso libero, ma ricco di un'esperienza che, nelle sue profonde radici, risali anche ai classici greci e latini. I temi della raccolta sono quelli eterni: la vita la morte la vecchiaia le varie fasi dell'esperienza esistenziale, il dolore e la gioia, la speranza e la disperazione, l'illusione e la disillusione, l'amore e il disamore, l'indifferenza e la solitudine, la difficoltà di comunicare. Ma qui l'esperienza esistenziale non è raccontata, o narrata, in versi prosastici e per immagini e paesaggi mondani, ma inclusa in una diretta espressione di sentimenti che si fanno essi stessi immagine, per mezzo di metafore e richiami, secondo una tradizione di purezza lirica che ha, fra le sue prime fondatrici, l'opera di Saffo. Immagini e musica: ed è proprio l'articolarsi e snodarsi della musica intima del dettato poetico che plasma la sintassi e seleziona il lessico dando forma al verso, alle strofe, alla composizione e quindi alla poesia come comunicazione offerta al lettore. Un libro, e un tipo di poesia, rari nel panorama italiano dove si preferisce la poesia che parla, che dice cose riconducibili a un pensiero ideologico e sociale, o a un racconto di fatti. E dove anche la poesia di sentimento non si esprime direttamente, ma piuttosto parla del sentimento come ne farebbe una voce fuori campo. Lo racconta, anziché farne carne e sangue propria. Qui la differenza di Carla.
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