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Il nuovo romanzo dell'autore di Chiamami col tuo nome. Una storia d'amore e di mistero, nel segno di quella delicata profondità nel raccontare i sentimenti che è un marchio inconfondibile di André Aciman.
«Una scrittura ardita, profonda, esaltante, brutale, tenera, generosa» – Nicole Krauss
«A differenza degli altri romanzi di Aciman, c'è un forte elemento fantastico» - Cristina Taglietti, la Lettura
«Qui la trama è cucita, stranezza delle stranezze per lui, da un realismo magico che ci spiazza» - Susanna Nirenstein, Robinson
Sud Italia, un'estate sulla Costiera amalfitana. A causa di un guasto alla loro imbarcazione, un gruppo di giovani americani si ritrova a soggiornare in un hotel frequentato da attempati turisti poco inclini al divertimento. Lì conoscono Raúl, personaggio riservato e imperscrutabile, sempre seduto in disparte con il suo taccuino. Finché un giorno si avvicina al loro tavolo: accortosi che Mark soffre visibilmente a una spalla, gli posa una mano sul punto dolorante, alleviandone il fastidio. Non contento, procede rivelando dettagli personali, anzi intimi, su tutti i presenti, informazioni che nessuno avrebbe mai potuto conoscere... Per vincere la diffidenza dei giovani, spiazzati dalle sue scomode verità, decanta loro le meraviglie della zona: una zona che frequenta d'estate fin da quando era bambino, piena di risonanze legate al mondo della mitologia, come i Lugentes Campi, i campi del pianto, dove gli amanti infelici errano ricordando le loro pene d'amore. L'unica del gruppo che non sembra lasciarsi ammaliare dal suo fascino e dalla sua retorica è Margot, che Raúl inizialmente aveva chiamato con quello che secondo lui doveva essere il suo vero nome di battesimo, Maria. Ma con il passare delle ore e dei giorni, dopo un pranzo condiviso e lunghe camminate sulla spiaggia, Margot comincia a fidarsi di lui, ad aprirsi... E Raúl la condurrà in un viaggio indietro nel tempo, verso un passato che li lega molto da vicino. Prenderà corpo una storia d'amore e di mistero, nel segno di quella delicata profondità nel raccontare i sentimenti che è un marchio inconfondibile di André Aciman.
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
E molto interessante lo consiglio vivamente
Pensate mai che ciò che ci accade nel corso della vita non sia solamente frutto del destino ma che principalmente siamo noi a far accedere le cose? La storia che viene raccontata mi ha portata a riflettere su ciò. Un’imbarcazione contenente cinque persone a bordo si ferma durante il viaggio sulla Costiera Amalfitana a causa di un guasto, dunque i passeggeri si trovano costretti a fermare il proprio viaggio. Qui conosceranno Raul, una persona del luogo dai tratti particolari, una persona molto silenziosa e taciturna, ma allo stesso tempo un grande osservatore. Trovandosi a parlare prima con uno e poi con l’altro viaggiatore, conoscerà Margot e pian piano scopriranno molte cose l’uno dell’altra, nonostante la scontrosità della ragazza. Un destino inaspettato che lega Margot a Raul, una vita vissuta o non vissuta che li accomuna. Margot rimarrà esterrefatta, le sembrerà di vivere un sogno, di star a sentire cose assurde ed incomprensibili, ma alla fine si renderà conto della situazione e tirerà le somme. È sicuramente la classica lettura da ombrellone, è un libro che conta pochissime pagine, ma vi ritroverete dentro ad una storia molto particolare ed accattivante.
Premetto che dopo aver visto il film tratto da Chiamami col tuo nome, questo è il primo libro che leggo di quest'autore. Più che un romanzo, si tratta di un lungo racconto, e questo secondo me è un peccato. La scrittura è molto scorrevole e la brevità del libro permette di leggerlo tranquillamente in una manciata di giorni. La vicenda raccontata è interessante, anche se (forse volutamente) non viene data una vera spiegazione di quanto accade. Dico che è un peccato perchè sarebbe stato interessante approfondire di più i personaggi ed i loro pensieri, ma soprattutto vedere l'evolversi dell'amore dei protagonisti.
Recensioni
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Somewhere in southern Italy…
Per chiunque abbia amato la lenta educazione sentimentale di Elio e Oliver, per chi avrebbe accettato l’invito di Jesse a scendere dal treno e visitare Vienna nel corso di una notte priva di futuro, per tutti gli innamorati dell’impressionismo di Matisse e del rapporto che si stabilisce tra l’ambiente e il nostro sguardo.
«E tornando a quella sera, quando saremo vecchi, parleremo ancora di questi giovani come se fossero due sconosciuti che abbiamo incontrato sul treno, che ammiriamo e vorremmo aiutare. E ci verrà da chiamarla invidia, perché chiamarlo rimpianto ci spezzerebbe il cuore».
L’ultimo romanzo di André Aciman racconta la stagione dell’amore per eccellenza. Ancora una volta dopo Variazioni su un tema originale, Chiamami col tuo nome e Cercami, per lo scrittore egiziano naturalizzato statunitense sono le torride giornate estive, i lunghi pomeriggi assolati e i riflessi cristallini dell’acqua marina sulla pelle a offrire l’occasione per fuggire dal tempo e rintanarsi in una bolla di desiderio, amori perduti o nascosti e cuori infranti.
L’ultima estate porta su carta un viaggio attraverso la transitorietà del tempo con l’obiettivo di raccontare l’eternità di un amore talmente perfetto e pieno da essere inevitabilmente condannato a un finale tragico.
I personaggi di Aciman sono esseri umani a tutto tondo, fantasmi che brancolano nel buio dei Lugentes Campi e che vivono di sensazioni, sapori, profumi e memoria. Da questa ricerca del tempo perduto non si guarisce mai ma si rimane costantemente vittime degli echi assolati e seducenti di un tempo «[…] concesso sempre in prestito» e, per questo motivo, crudele come poche altre cose.
Recensione di Matteo Marescalco
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