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Questa è una di quelle storie dure, taglienti, struggenti a cui la Oates ci ha abituato, fatta di giochi di punti di vista e di storie che, a seconda di come le guardi, possono rivelarsi completamente diverse da come ci aspetteremmo. Al di là di tutto, una storia che ci racconta l'amore oltre le convenzioni, oltre i pregiudizi. Da leggere.
Ormai la Oates ha creato, in quasi mezzo secolo di scrittura, una sorta di 51° Stato degli USA, di cui il lettore abituale delle sue opere già conosce bene l'umanità, le dinamiche, gli attriti, le luci e le ombre, eppure ancora si stupisce per la grandiosa capacità dell'autrice di perlustrare vie laterali o sobborghi ancora poco esplorati. «Little Bird of Heaven» è ambientato a Sparta (NY), che già aveva ospitato i personaggi di «Una famiglia americana» e quelli di «La figlia dello straniero», eppure non è esattamente la stessa città di quei romanzi, né la popolazione è rimasta immutata. Gli aneliti che spingono Zoe Kruller in un baratro dal quale dipenderà lo sfascio della sua famiglia sono il rovescio letale della medaglia del quarto d'ora di celebrità ipotizzato da Warhol come obbligatorio nella società postmoderna. Ed è proprio l'impossibilità di Zoe a comprendere i motivi per cui il successo (anzi la popolarità, che non è esattamente la stessa cosa) non arriva, a determinare il corso degli eventi. La città è troppo piccola per i suoi aneliti, che sono proiettati nei cieli alti della country music (il titolo del romanzo è quello di una vecchia canzone bluegrass) ma la città davvero grande, New York, sarà fatale per ragioni opposte. A margine, chi cerca di capire cosa sia successo per davvero a questa donna esaurisce vanamente le sue forze, poiché la sola catarsi possibile è retrospettiva: bisogna capire CHI sia stata Zoe, non cosa le sia successo. La soggettività postmoderna ha ormai ospitalità fissa nel nord dello stato di New York, da dove la Oates cerca di farci capire, appunto, chi o cosa stiamo diventando.
un altro romanzo intenso e bellissimo della oates! non è ai livelli di "sorella, mio unico amore" ma è assolutamente da leggere!
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