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Tutte le novelle - Giovanni Verga - copertina
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Descrizione


La carriera di novelliere di Giovanni Verga cominciò quasi per caso nel 1874 quando, pressato dalle difficoltà economiche e sollecitato dall'editore Emilio Treves, diede alle stampe Nedda, un testo chiave nell'evoluzione della narrativa verghiana che, come scrisse Luigi Capuana, aprì «un nuovo filone nella miniera quasi intatta del romanzo italiano». Non è infatti solo la straordinaria produzione breve del Verga a trarre inizio da questo racconto, ma la sua intera stagione verista. Come un graduale processo d'avvicinamento ai Malavoglia e al Mastro don Gesualdo, dunque, le novelle di Verga acquistano un ulteriore valore e si rivelano, con i loro esperimenti narrativi e stilistici, il più genuino laboratorio creativo del grande scrittore. Introduzione di Carla Riccardi.
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Dettagli

2017
Tascabile
LXIII-947 p., Brossura
9788804682578

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M.
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Quadri veristi

Storie pessimiste, dal tono distaccato, con tematiche spesso violente o scabrose. Un grande esempio di scrittura e di letteratura italiana. L'opera migliore che si possa comprare e leggere di Verga.

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Andreas
Recensioni: 5/5

Il verismo,come viene esplicitamente dichiarato dall'autore nella prefazione de I Malavoglia,è la scienza(derivata da posizione positiviste),atta a studiare i comportamenti e le strutture umane all'interno di una determinata classe sociale(il proletariato il più delle volte in Verga).Ma all'interno di questa splendida raccolta c'è di più,c'è la voglia di confrontarsi con le posizioni tardoromantiche lombardo venete,si avvisa lo sperticato amore dell'autore per la sua seconda patria,Milano,eletta a capitale dell'amor cortese e aristocratico,l'ammirazione per i dettami del sacro e infine la vicinanza sentita ai drammi del proletariato siciliano(magistrale la raccolta "Vita dei campi") che porterà l'autore ad essere eletto senatore nel 1920 nelle schiere della Sinistra Storica.

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Marco
Recensioni: 5/5

Adoro le novelle di Verga perché non riflettono la necessità di scrivere qualcosa in modo raffinato ma piuttosto si preoccupano del contenuto. Ogni novella lascia qualcosa nel lettore, che sia un insegnamento o una riflessione. Proprio per questo modo realista e d'effetto di Verga adoro ogni sua opera. Da leggere.

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Giovanni Verga

1840, Catania

Nato da famiglia di nobili origini e di tradizioni liberali, Giovanni Carmelo Verga crebbe alla scuola di Antonino Abate, esponente di una letteratura civile di ascendenza byroniana e guerrazziana. Verga può accedere a un’adeguata istruzione e viaggiare fuori dalla Sicilia, stabilendosi a Firenze e Milano, dove frequenta salotti e ambienti mondani. La prima fase della sua carriera di scrittore vede dunque romanzi di maniera, influenzati dal Romanticismo e dalla Scapigliatura. La sua prima prova romanzesca, "Amore e patria" (1856-57, inedito; tre capitoli ne furono pubblicati nel 1929), esce da quell’arroventata officina provinciale e affianca all’approssimazione linguistica l’enfasi patriottica. L’esordio pubblico avvenne nel 1861 con I carbonari della...

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