Kim Kashkashian, vincitrice di un Grammy con la sua viola solista nel CD “Signs, Games and Messages” (ECM 2240, musiche di Kurtag e Ligeti), ritorna con un nuovo trio che comprende la flautista italo-americana Marina Piccinini e l’arpista israeliano Sivan Magen. Tutti e tre i musicisti sono riconosciuti per portare una nuova voce ai loro strumenti; hanno lavorato insieme al Marlboro Music Festival 2010 e hanno convenuto che il potenziale di questa combinazione strumentale era troppo grande per limitarla ad una sola stagione. Da allora essi hanno sviluppato il loro repertorio, giungendo a questo primo progetto discografico che ruota attorno alla celebre e incantevole Sonata per flauto, viola e arpa di Debussy. A cominciare dalla particolare formazione strumentale, il brano ha esercitato una forte influenza per il suo implicito riferimento ad alcuni stilemi della musica orientale, che per il suo autore rappresentarono sempre un’attrattiva di grande fascino. “Garten von Freudenund Traurigkeiten” (Giardino di gioie e dolori), il cui titolo è ricavato da un verso del poeta moscovita Iv Oganov, stabilisce una connessione tra Oriente e Occidente, come nella personalità della propria autrice, Sofia Gubaidulina, che si considera “una figlia dei due mondi”. La stessa particolare colorazione timbrica e freschezza quasi improvvisativa è caratteristica in “And then I knew ‘twas Wind” di Toru Takemitsu: questo compositore autodidatta aveva già studiato una vasta gamma di opere della letteratura musicale occidentale prima di tornare alle tradizioni dei " classici "del suo nativo Giappone; in questo lavoro della maturità, che si riferisce ad una poesia di Emily Dickinson, sottolinea quello che Takemitsu ha chiamato “la vibrante complessità del suono come esiste nello strumento”.Allieva di Karen Tuttle, la violista Kim Kashkashian si dedica con profitto sia al repertorio preromantico sia alle opere contemporanee. Nel corso della sua carriera ha collaborato con Nikolaus Harnoncourt, Gidon Kremer e Yo-Yo Ma.
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