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I racconti sono la cronaca di 3 giornate trascorse in compagnia e dei dialoghi che ne sono intercorsi. Le persone coinvolte espongono la loro visione della vita e i loro giudizi sulla relatà. C'è il Generale con la sua visione realistica e eroica nel proprio ruolo. C'è il Politico con il suo approccio utopico e politicamente corretto. C'è il Principe con il suo perbenistico prudore. C'è la Dama, unica femmina che gestisce e incalza tutti. C'è il Signor Z, indefinito uomo normale con domande e risposte semplici che incrinano le preconfezionate sicurezze altrui. Il racconto dell'Anticristo si inserisce nel terzo dialogo e emerge per la sua lucidità e preveggenza. In ultimo ci sono 7 lettere Pasquali in cui l'autore traccia delle analisi molto "russe"; da sottolineare quella sulle donne. Ciò che sorprende è l'assoluta attualità di ciò che viene scritto. Eppure sono passati 120 anni.
Si tratta di una delle ultime opere di Solov'ev scritta a pochi mesi dalla morte.In essa si coglie la preoccupazione dell'autore per la crescente diffusione delle idee "umanistiche" di Tolstoj nella società russa.Dopo la conversione Tolstoj si era dedicata ad una propria lettura del cristianesimo depurato da tutti quegli elementi che secondo lui avevano corrotto il messaggio originario del vangelo.In questo senso i sacramenti, i dogmi e la mediazione ecclesiastica vengono rigettati in favore di una religione in cui la figura stessa di Cristo viene ridefinita come quella di un predicatore morale che insegna all'uomo la via del Dio-Bene.Proprio l'etica della non-violenza di Tolstoj diventa il punto di attacco dell'opera di Solov'ev per denunciare come dietro questo cristianesimo rinnovato possa,invece, nascondersi l'opera dell'Anticristo.
Questa edizione è molto interessante. Prima opera dell'autore che ho letto, l'introduzione offre un buon quadro generale della vita e del pensiero di Solovev. All'inizio del primo dialogo può sembrare di essersi cimentati in un'opera un poco ostica ma dopo che ci si abitua alla stile, alla traduzione e ai contenuti non si riesce a far altro che leggere. Interessante è capire la psicologia/filosofia dei vari personaggi dei dialoghi e collegare questi ai pensieri di intellettuali, politici, amici, parenti che ci circondano inoltre è un buon approfondimento sul pensiero della seconda metà del XIX secolo non solo della cultura russa ma anche dell'uomo europeo. Il racconto finale sull'Anticristo è affascinante sopratutto il paragonare la politica di questo con il pensiero di molti politici/intellettuali del '900 e di oggi. Inoltre non manca un piccolo colpo di scena finale su uno dei personaggi dei dialoghi. Dunque una lettura nel complesso interessante e in più parti anche emozionante.
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