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La traviata. Melodramma in tre atti - Francesco Maria Piave,Giuseppe Verdi - copertina
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La traviata. Melodramma in tre atti - Francesco Maria Piave,Giuseppe Verdi - copertina

Descrizione


"La Traviata" considerata l'opera più significativa e romantica di Verdi, composta da tre atti, fa parte della "trilogia popolare" assieme a Il Trovatore e a Rigoletto. Il dramma lirico racconta la storia d'amore tra un giovane d'onorata famiglia (Alfredo) ed una cortigiana di dubbi costumi (Violetta). I pregiudizi sociali divideranno i due amanti, riuniti dalla verità e dall'amore qualche minuto prima della morte di tisi di Violetta. Due sono i cardini del dramma: amore e morte; intorno a questi si aggira l'ispirazione del musicista, riuscendo a sviluppare perfettamente le sue capacità di dar forma musicale a tutto lo spettro dei sentimenti in modo realistico. La morte è già negli estenuanti accordi con cui si apre il preludio; sembra che Verdi intenda darci, riuscendoci mirabilmente, una sintesi rapida del dramma.
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Dettagli

2012
1 gennaio 2012
84 p., Brossura
9788896571446

Conosci l'autore

(Murano, Venezia, 1810 - Milano 1876) librettista italiano. Fu direttore degli spettacoli presso La Fenice di Venezia (1848-59) e la Scala di Milano (1860-66). Dei suoi 60 libretti circa, spiccano quelli per Verdi, di cui fu prezioso collaboratore: Ernani (1844), I due Foscari (1844), Macbeth (1847; nuova versione, 1865), Il corsaro (1848), Stiffelio (1850, rifatto col titolo di Aroldo nel 1857), Rigoletto (1851), La traviata (1853), Simon Boccanegra (1857), La forza del destino (1862, riveduto nel 1865). Molto si è ironizzato sui «brutti versi», taluni passati in proverbio, del prolifico P.; ma i suoi libretti d’opera si rivelano perfettamente congeniali alla fase eroico-popolare della musica verdiana per il taglio deciso delle scene, per la sicurezza con cui sono caratterizzati i personaggi...

Giuseppe Verdi

1813, Roncole di Busseto, Parma

Compositore.La giovinezza e i primi successi. Le origini assai modeste gli resero difficile l'accesso a studi regolari. Iniziò sotto la guida di Pietro Baistrocchi, organista di Roncole, ed esercitandosi su una spinetta acquistatagli dai genitori. Poi Antonio Barezzi, mercante di Busseto e suo futuro suocero, si interessò perché potesse seguire i corsi del locale ginnasio e avesse lezioni da Ferdinando Provesi, organista di Busseto. Intanto, ormai quindicenne, V. aveva cominciato a scrivere musica, profana e sacra, ad uso della locale Società filarmonica e di privati di Busseto; ma il suo desiderio di completare gli studi al di fuori dell'ambiente provinciale urtò contro numerose difficoltà: non ebbe il posto di organista nella chiesa di Soragna, non riuscì a ottenere sovvenzioni finanziarie,...

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