Deserto è quello spazio vasto e desolato che l'individuo deve necessariamente attraversare partendo dal luogo di origine, se vuole giungere all'approdo definitivo. È lo spazio dell'abbandono e della solitudine, del viaggio e della vita sospesa dell'emigrante, percorso da una famiglia costretta, dalle circostanze della Storia, a lasciare la propria terra, in un momento - gli anni Sessanta del Novecento - in cui si riversano in Europa, dal Sud Mediterraneo, navi cariche di Europei che abbandonano le ex-colonie. La traversata del deserto narra l'odissea di una famiglia - e nel contempo di una comunità - espulsa da Tunisi e rimandata in Italia: lo sbarco in Sicilia, l'arrivo a Napoli, il campo profughi in Ciociaria e poi il futuro incerto. Storie di composta sofferenza, rassegnazione, stupore verso il "nuovo". I protagonisti di questo romanzo, mentre il viaggio si compie e la meta si avvicina, fanno i conti con i ricordi, le speranze, le illusioni, archiviando definitivamente il passato per ricominciare una nuova vita, italiani di allora che affrontano l'esperienza dei profughi di oggi.)
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