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Saggio che cerca di indagare l’origine dei più noti fraintendimenti all’origine di certi sovranismi; è lettura piacevole, in diversi punti illuminante; le note biografiche disseminate qua e là contribuiscono a dare al libro un tono di leggerezza e di attendibilità.
Rampini enuncia per 150p circa una serie di pensieri che i "populisti, i terra terra, male informati, qualunquisti, ignoranti" hanno detto da sempre, e con anni e anni di anticipo. ora che lo dicono i ricchi questi "miti" sono diventate "verità scomode"... Grazie Rampini, non lo sapeva proprio nessuno che l'immigrazione incontrollata fa solo male, che gli immigrati come prima parola non devono imparare "diritti" ma GRAZIE, che la tecnologia toglie lavoro, no, sono proprio novità... Quando poi verso la fine però inizia a parlare della Columbia, del giornalismo da bambini e attacca Assange perchè si occupa "solo" di USA, li anche quel Rampini che aveva provato ad accettare il fatto che l'uomo comune ci aveva visto più lungo di lui, allora li Rampini arretra, e torna a dare lezioncine ai poveri che non sanno quanto è ballo il giornalismo da salotto. Perchè non fai tu quello che non fa Assange nei confronti della Russia o della Cina?? invece di puntare il dito contro un giornalista vero, perchè non riesce a occuparsi di tutto il mondo (manco fosse superman), pechè non lo fai tu invece di leggere il "giornalino del fantabosco" del tuo Tom che ha frequentato la Columbia ?? Se la gente non si sveglia tra qualche anno sarà completamente inutile, non avremo più la forza di dire a.
Altro grande libro di Rampini, come al solito uno sguardo lucido sul presente, scritto con grande onestà intellettuale, un punto di vista italiano che ci arriva da una prospettiva non provinciale come succede spesso ai nostri cronisti che narrano dall'Italia. Tante notizie di prima mano e informazioni originali, uno dei pochi libri che va oltre le solite analisi, proponendo anche delle soluzioni, consigliato a tutti.
Recensioni
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