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La tirannide degli affetti. «Affetti naturali» e «affetti di libertà» nelle tragedie alferiane - Laura Nay - copertina
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La tirannide degli affetti. «Affetti naturali» e «affetti di libertà» nelle tragedie alferiane
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La tirannide degli affetti. «Affetti naturali» e «affetti di libertà» nelle tragedie alferiane - Laura Nay - copertina

Descrizione


Nel "Parere" sul "Bruto secondo" Alfieri declina il conflitto fra gli «affetti di libertà», naturalmente appartenenti alla sfera politica e pubblica, e gli «affetti naturali» che invece toccano l'universo privato. «Affetti di libertà» e «affetti naturali» sono due 'tiranni interiori', altrettanto temibili di quelli in carne e ossa, capaci di agire nel profondo degli eroi alfieriani generando un «contrasto d'affetti». Sulla base di queste premesse e attraverso una galleria di figure che declinano esemplarmente tali 'tirannidi affettive', il saggio ricostruisce una sorta di pantheon familiare popolato di mariti e padri, figli e fratelli e, naturalmente, mogli e madri, tutti indistintamente immersi in un universo di legami affettivi intriso di brama di potere e sete di libertà. Indagando sulla stratificata stesura di alcune tragedie, viene alla luce la strategia che ha portato Alfieri a intrecciare i due differenti «affetti», le due differenti 'tirannidi', non solo allo scopo di esorcizzare i propri fantasmi interiori ma anche con l'ambizione di proporsi come uomo di lettere nel futuro pantheon nazionale.
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Dettagli

2017
14 febbraio 2017
202 p., Brossura
9788891743664
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Indice

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Il tragico pantheon familiare
Le "ultime tragedie"
("Qual dei due Bruti è il primo?")
I padri
("Non duolmi esser marito e padre": Virginio; "La ragion del mio sangue": Filippo; "Atterro così l'orgoglio": Creonte; "Ah! s'io / Padre non fossi, come il son, pur troppo!": Saul)
I fratelli
(Il "finto picciol Bruto": Raimondo de' Pazzi; "Fratelli, eroi, duci [...] amici": Timoleone e Timofane; "A me fratello, tu? Diversi troppo / Noi fummo ognora": Garzia e Diego; "Ei t'è fratello", "Ei m'è nemico": Eteocle e Polinice)
Mogli, madri e matrigne
("Donne forti": Sofonisba e Rosmunda; "Or madre, or moglie; e non mai moglie, o madre": Clitennestra; "Madre regina [...] non mamma donnicciuola": Merope)
Indice dei nomi.

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