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Anno edizione: 2019
Anno edizione: 2019
Due sconosciuti in un camion, da Tolosa alla Sabina. Una ragazza e un uomo, Chiara e Daniele. Due giorni di viaggio, prima i silenzi, poi le domande. Due storie personali e sentimentali che, raccontate ad alta voce, fanno capire a entrambi che a volte bisogna guardarsi con gli occhi di un altro, per decidere che qualcosa deve cambiare.
«C'è questo libro che sto leggendo... si chiama "Il deserto dei Tartari". Parla di un giovane ufficiale, che viene mandato in una zona di confine, un maestoso avamposto costruito per controllare le invasioni dei Tartari. Quando arriva alla fortezza, i Tartari non si vedono da anni e tutti, soldati e ufficiali, dentro di loro sanno che probabilmente non arriveranno mai, eppure mentono. E lui stesso, anche davanti alla possibilità di partire, sceglie di restare tutta la sua vita ad aspettarli. Il punto è che per lui la fortezza è un po' un'ossessione, qualcosa cui vuole credere assolutamente, che non vuole e non può lasciare. È una fortezza interiore.»
Chiara fa l'Erasmus in Francia. Deve tornare a casa, e siccome il padre lavora nel ramo trasporti, accetterà il passaggio su un camion che torna in Italia, guidato da Daniele, un tipo schivo e taciturno. Due giorni sulla strada insieme porteranno i due a raccontarsi, a mettersi un poco a nudo. Impareranno qualcosa di prezioso ascoltandosi a vicenda, ma anche riflettendo entrambi sul modo in cui si raccontano. Da quell'incontro fortuito arriverà, per entrambi, la realizzazione del bisogno di dare una svolta alla propria vita. Rita Petruccioli, qui al suo debutto come autrice completa, racconta una storia di importanza capitale, tratteggiata con una delicatezza e una compiutezza che hanno del miracoloso. Questo è un libro destinato a scivolare sottopelle ai lettori, e a restare loro dentro molto, molto a lungo.
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Ti chiamo domani (per amarmi oggi) per raccontare le prime impressioni sulla Graphic Novel di Rita Petruccioli e l’incanto che mi ha suscitato questa lettura ho aggiunto una parentesi al titolo, che per me è esplicativa La scelta di una grafica a tratti minimale è affiancata da accostamenti cromatici che vanno di pari passo con le emozioni raccontate Per il resto, la storia è una carezza dell’anima, complice un viaggio e due vite diverse, che aspettavano solo di essere raccontate alla persona giusta Quella di una ragazza alla soglia dell’età adulta e di un uomo a cui la vita ha tolto molto I due si incontrano per pura casualità al crocevia di importanti scelte personali pronti ad affrontare il domani con consapevolezze nuove, quelle che riaffiorano pian piano da noi solo quando siamo pronti a far loro spazio Durante questo viaggio di ritorno, dalla Francia all’Italia molte sono le riflessioni interessanti su cui porre l’attenzione La citazione da “Il deserto dei tartari” rende il messaggio che vuole mandare il testo ancora più profondo Ma non svelo altro consigliandolo però vivamente Lasciatevi travolgere da un graphic delicato, che parla il linguaggio dei sentimenti in modo consapevole e maturo Lettura leggera ma niente affatto banale
Stile semplice, gamma cromatica ristretta, ma d'impatto. Offre molti spunti di riflessione. Non è al cento per cento nelle mie corde, ma nel complesso mi è piaciuto. Apprezzatissimi gli accenni a "Deserto dei Tartari" di Dino Buzzati, un libro controverso che si ama e si odia allo stesso tempo
Bellissimo fumetto sull'incontro di due anime e la reazione a una violenza. Il tratto di Petruccioli è distinguibile e l'autrice è capace di dosare in modo molto delicato le emozioni e gli scambi tra i due protagonisti.
Recensioni
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La storia di Rita Petruccioli è una delizia per gli occhi e per la nostalgia: è il racconto di una giovane ragazza che torna dall’Erasmus a bordo di un tir, dalla Francia a Roma, e, mentre scorrono via autogrill e cartelli stradali, racconta al camionista che l’accompagna a che punto è della sua vita. Affinità, rivelazioni, batticuori e soprattutto l’incanto di quando ci si scopre grandi, indipendenti, con delle ambizioni e delle peculiarità uniche: questo è il bello di questo graphic novel, secondo me. E non mi sembra poco.
Marta
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