In 8°, piena pergamena coeva con risguardi un pò ripresi. Frontespizio in cornice con piccola incisione (crocefissione), pp. 478 + 2 n.n. (al dritto bella incisione a piena pagina e, al verso, errata), iniziali ornate. Appartenente ad una storica e nobile Famiglia bolognese, don Filippo dè Bianchi, sacerdote, fu apprezzato scrittore e buon letterato; oltre allo pseudonimo di D. Luigi Sarti da Pian utilizzò anche il nome di Bartolomeo Galeotto (o Galeotti) con il quale si definì nel Trattato degli Huomini Illustri di Bologna (Ferrara 1590). Nel volume 50 del Dizionario Biografico degli Italiani questo testo è, curiosamente, citato per l'annotazione che dà a pag. 441 di Frugerio che nel 1015 risulta Vescovo di Bologna: una delle poche tracce datate di questo prelato. in Opac il volume è censito come Galeotti Bartolomeo, nel Frati Sorbelli viene riportato per titolo, non trovato nel Lozzi. Raro in quarto in 8 Buono (Good) .
In 8°, piena pergamena coeva con risguardi un pò ripresi. Frontespizio in cornice con piccola incisione (crocefissione), pp. 478 + 2 n.n. (al dritto bella incisione a piena pagina e, al verso, errata), iniziali ornate. Appartenente ad una storica e nobile Famiglia bolognese, don Filippo dè Bianchi, sacerdote, fu apprezzato scrittore e buon letterato; oltre allo pseudonimo di D. Luigi Sarti da Pian utilizzò anche il nome di Bartolomeo Galeotto (o Galeotti) con il quale si definì nel Trattato degli Huomini Illustri di Bologna (Ferrara 1590). Nel volume 50 del Dizionario Biografico degli Italiani questo testo è, curiosamente, citato per l'annotazione che dà a pag. 441 di Frugerio che nel 1015 risulta Vescovo di Bologna: una delle poche tracce datate di questo prelato. in Opac il volume è censito come Galeotti Bartolomeo, nel Frati Sorbelli viene riportato per titolo, non trovato nel Lozzi. Raro in quarto in 8 Buono (Good) .
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