Vinile 180 gr. FUMÉ Edizione Limitata & Numerata
Nel 1990 i Litfiba diedero vita alla famosa "Tetralogia degli Elementi" e così, dopo El Diablo, ecco l’uscita del secondo capitolo: Terremoto, un disco che segna una svolta decisa della band verso sperimentazioni musicali più hard.
Questo è un disco di forte denuncia sociale: Dimmi il nome ad esempio è un brano rivolto agli scandali della Prima Repubblica ad opera delle varie rappresentanze politiche di quel periodo. È anche una rivolta contro la corruzione e le attività mafiose. E questa denuncia sarà ripresa anche in Soldi, per poi estendersi ad altri temi molto attuali, quali ad esempio le manipolazioni perpetrate dai mass media… Il tutto è “condito” da quell’ironia tipica dei Litfiba, un’ironia un po’ catastrofica, ma che non è andata poi tanto lontano dalla realtà…
Terremoto è il loro disco quindi più duro e segna l'ingresso in formazione tra l’altro di un nuovo batterista, Franco Caforio, che fu determinante in questa svolta. Caforio aveva suonato nei Death SS e in quegli anni l’hard rock e l’heavy metal stavano diventando sempre più popolari anche in Italia.
I Litfiba adottarono questo indurimento delle tendenze musicali dell'epoca grazie proprio anche a lui. Erano generi musicali ormai capaci di scalare le classifiche e in grado di dominare il mercato, grazie anche alla progressiva attenzione dei festival europei. Il disco è tutto un susseguirsi di sensazioni più o meno forti: da Maudit a Prima Guardia, passando dalla blueseggiante I mistero di Giulia con il grande assolo di Ghigo Renzulli!!)