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Credere non basta. Devi voler credere. Non è importante morire. L'importante è vivere.
«Un magnifico scorcio della seconda metà del Novecento dalla penna tenera e intelligente di un Guenassia al meglio della sua forma» – Page
«L'ombra di Dumas aleggia su questo affresco variopinto, tanto per la verve e la fluidità dello stile, quanto per l'audacia degli intrecci e della costruzione corale» – Le Monde
«I suoi eroi cercano di far coincidere la loro esistenza con le loro idee, e questa spinta porterà sia loro che i lettori a scoprire molte cose su se stessi» – Lire
«C'è tutta l'arte dell'autore, che sa fondere le piccole storie alla grande Storia» – Le Figaro
Parigi, 1964. Michel Marini ha diciassette anni, un pessimo rapporto con la madre, un padre chesi è rifatto una vita e un fratello di cui non si sa più nulla dopo che ha disertato durante la Guerra di Algeria. Nell'attesa di poter raggiungere la sua ragazza, che ora vive in Israele, inizia l'università e cerca di capire cosa è successo a Camille, la fidanzata del fratello, di cui si sono misteriosamente perse le tracce…In questo romanzo di vite incrociate, perdute e ritrovate, vediamo le utopie e gli ideali del Novecento incarnarsi, di volta in volta, nelle persone che ne sono guidate e nei luoghi in cui hanno lasciato il segno – dall'Algeria a Israele, dalla Russia al Marocco, passando da un'Italia colta mirabilmente nel momento tragico dell'alluvione di Firenze. Utopie che sono come Terre promesse, ma che possono trasformare gli uomini e le loro migliori intenzioni in strumenti delle peggiori ingiustizie. E non c'è bisogno che la Terra promessa sia un Paese o un ideale politico: può anche essere un amore perduto, con la sua scia di risentimento, che rende il cuore incapace di amare ancora; può essere l'ostinazione a non ascoltare i segnali che arrivano da dentro di noi. Ma fortunatamente la vita riserva anche belle sorprese, momenti esilaranti, spazi per ricredersi, perdonare, perdonarsi. Alla fine, l'ultima parola se la prenderà il destino, con i suoi magistrali colpi di coda. E allora tutto, malgrado tutto, sembrerà avere un senso.In questo libro fluviale, che ha il ritmo della vita stessa, ritroviamo lo stesso spirito visionario del Club degli incorreggibili ottimisti, il senso di futuro e di speranza che rimane dopo aver vissuto tutte le vite dei personaggi e aver viaggiato con loro nel mondo per cercare di cambiarlo, in un'epoca in cui la Storia del XX secolo ha messo forse la parte migliore di quello che ci caratterizza come esseri umani.
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Questo autore non delude mai, ho acquistato il suo primo libro IL CLUB DEGLI INCORREGGOBILI OTTIMISTI solo perché attratto dal titolo e la lettura è stata veramente una bella sorpresa. LE TERRE PROMESSE è il sequel del primo romanzo, il fulcro della narrazione è sempre Michael Marini, ma tutti gli altri personaggi sono a loro volta protagonisti, il fratello Franck, il padre Paul, i vecchi amici esiuli del Balto, la compagna Camille. Sii intrecciano le storie personali con i grandi eventi Storici del secolo scorso, dall'indipendenza in Algeria, alla formazione dello stato di Israele, l',alluvione di Firenze, la vita in Unione Sovietica, fino alla caduta del muro e dei regimi con munisti. Tutti gli attori di questo romanzo hanno un ruolo iin questi cambiamenti epocali che amplificamo entusiasmi e delusioni interiori che segnano e determinano percorsi di vita personali magistralmente descritti da Guenassia. Il libro è corposo ma si legge bene sia per la struttura narrativa sia per il forte interesse e la curiosità create dalle particolari vicende di ogni personaggio. Unica pecca a mio avviso la conclusione un po' forzata dell'avventura del fratello Franck non cosi verosimile. Per un testo così bello lo considero un peccato veniale. Consigliato!
Terzo libro letto di Guenassia che conferma le qualità di grande narratore dell animo umano di questo scrittore I personaggi si muovono nella storia dei rispettivi paesi che vivono e lo scrittore ci fa vivere in pieno le vicende che li riguardano Letto con grande passione
Avevo letto Il Club qualche anno fa e mi era piaciuto moltissimo lo stile, la storia e questa miriade di personaggi sgangherati e fuori dagli schemi. Ho letto questo e confermo che Guenassia è un gran narratore, che sa maneggiare le vite di tanti personaggi, intrecciarle con i grandi eventi storici e renderle avvincenti e piene di colpi di scena. Rispetto al Club, questo romanzo è più "internazionalista", c'è la guerra d'Algeria, i primi kibbutz, l'Unione Sovietica degli anni 70-90, e molto altro. C'è anche una parte godibilissima dedicata a Livorno e poi a Firenze durante l'alluvione, dove approda Michel di ritorno da Israele, Non si sente la mole del libro perchè ha uno stile scorrevole e pieno di sorprese che mi hanno tenuto legata a questo libro. Straconsigliato !!!!!
Recensioni
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