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Anno edizione: 2021
Anno edizione: 2021
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Un affresco della Russia del secondo Ottocento nella nuova versione italiana di Laura Salmon, che riconsegna l'ultimo romanzo di Turgenev alla dimensione di una storia intima, intrecciata ai grandi eventi della Storia russa.
1868. Nezdanov, figlio illegittimo di un aristocratico, è un povero studente pietroburghese attivo nelle fila del movimento populista e segreto cultore della poesia. Viene assunto da un alto dignitario di ipocrite tendenze liberali come precettore del figlio. Si trasferisce lontano dalla capitale, nella proprietà della ricca famiglia, dove si prepara a una prematura insurrezione fra bellimbusti e attivisti di svariata natura. Le dinamiche sociali successive all'abrogazione del servaggio alimentano le speranze dei giovani, ma Nezdanov, pur attratto dall'idealista Marianna, è incapace di darsi alla lotta e all'amore. Sullo sfondo, gli incanti della campagna russa e i risvolti delle trasversali fragilità umane.Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Personaggio principale è il ventitreenne Nezdanov, figlio illegittimo di un aristocratico, che fa parte del "movimento popolare", è, come si dice un rosso, che aderisce ad una associazione clandestina, il cui scopo è convincere contadini e operai a ribellarsi al potere zarista. Il romanzo inizia nella Pietroburgo del 1868, qualche anno dopo l'abolizione della servitù della gleba. Le cose, però, non erano molto cambiate. Il popolo, tuttavia, è refrattario ad ogni cambiamento, men che meno è portato alla rivoluzione. Dice Paklin:"Noi russi siamo un popolo che aspetta: ecco, si dice che arriverà qualcosa o qualcuno e di colpo ci libererà di tutto, ci guarirà di ogni ferita, estirperà ogni nostro male come un dente malato...Questa è solo pigrizia, indolenza, irriflessione!" L'autore insiste nel sottolineare che i russi sono il popolo più addormentato che ci sia, mentre i padroni, anche quelli più liberali, insistono che il popolo non ha bisogno di essere istruito; guai se leggessero "Proudhon o Adam Smith". La rivolta di un piccolo gruppo di contadini, a cui sono state lette e diffuse con volantini le teorie socialiste, finisce in una bolla di sapone. Gli stessi contadini hanno preso uno dei rivoltosi, Markelov, che li incitava alla rivoluzione, l'hanno denunciato ed è agli arresti in città. Di fronte a questo fallimento l'equilibrio mentale di Nezdanov traballa. La descrizione della natura e del paesaggio russo è incantevole; tuttavia non raggiunge i livelli di "Memorie di un cacciatore".
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