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Terra, colore e novalgina di Luca Musella Autopresentazione della serie dopo il lodo schifoso, il lodo musella Signori e Signore (soprattutto quelle sotto i trent’anni),gioite. Godete. Rotolatevi per terra. La nostra/vostra NONSOLOPAROLE, ma anche traslochi e quant’altro porti due lire al glorioso condottiero - editore Calafiore, ha dato alle stampe, consegnato alla storia, il mio ultimo capolavoro: “Terra, colore e novalgina”. Mia sorella maggiore, ha così commentato il “maloscritto”: “ Stavo andando a letto. Ho pensato di darci un’occhiata. Ho aperto la prima pagina. Ho cambiato idea e sono andata a letto.” In effetti, il libretto, sebbene si presenti bene, è abbastanza cupo. Il sottoscritto, nonostante nella vita sia un simpaticone, quando scrive diventa un tantinello cavernoso. Forse esorcizza le sue paure? Ma ai lettori? Vediamo un po’ se riesco ad incuriosirvi più che a mia sorella. Un postfotografo, licenziato dalla vita, si ritrova a rovistare tra le macerie del suo passato professionale. Ne emergono cinque donne. Crudeli e dolci. Sbandate e sudate. Vere e inventate. Sono cinque fantasmi. Cinque simboli. Cinque volti, diversissimi, di un cammino autentico che ho compiuto “su strada”. Poi davanti a un computer. Attraversando, come un trattore, le mie debolezze e i miei pudori. Per alcuni mesi, ho pensato di firmare “la cosa” con uno pseudonimo. Poi ho deciso di firmarlo con il mio nome. “Se si ha l’amore in corpo, non serve giocare a flipper”, direbbe il nostro Fassbinder. La stesura finale è stata molto sofferta. Ho praticamente riscritto più volte. Ho anche dovuto comprare una grammatica italiana per stranieri. Ma niente, se non interveniva Federica Raimondi, con grande generosità e professionalità, il prodotto finale …insomma, grazie a Federica. Grazie anche a Raffaele Calafiore, che ha stampato un testo difficile come questo. Altri editori hanno buttato al vento questa ghiotta opportunità. A voi “larga” sentenza, si dice così, NO? Perché comprarlo: Sono 96 pagine com
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