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Anno edizione: 2015
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Racconto ironico, schietto ma che offre spunti di riflessione molto profondi. Un autentico schiaffo alla banalità buonista che ci circonda.
Un vecchio riservato, cinico ed egoista: questo è Cesare Annunziata, il protagonista del romanzo. Eppure è un personaggio unico, che suscita simpatia fin da subito, soprattutto grazie alla sua sincerità genuina e schietta, senza filtri. Quando entrerà la giovane Emma nella sua vita, verrà fuori il suo cuore tenero, tenuto per troppo tempo nascosto sotto la scorza di uomo burbero, e per Cesare tutto cambierà. Con una scrittura piacevolissima e ironica, l'autore ci regala una storia dolce-amara, intrisa di umanità e ricca di spunti di riflessione. Tante le tematiche che racchiude: la perdita, il dolore, la solitudine, la speranza. Speranza che porta a un lieto fine, nonostante tutto, anche se non è quello classico delle favole, ma quello più autentico della vita. "Non c'è niente di peggio di una persona socievole. Cosa c'è mai di tanto spassoso nel conoscere un nuovo individuo? Tanto siamo tutti uguali, chi più chi meno, un mucchio di difetti che passeggia per strada e incontra altri mucchi simili."
“Mi piace chi combatte ogni giorno per essere felice”. Questo è l’ultimo pensiero di Cesare, l’anziano protagonista di questo piacevole romanzo: il suo testamento spirituale, in un certo senso. Ed è questo “La tentazione di essere felici”, un invito a mordere la vita, prima che sia tardi e, in ogni caso sempre, anche quando ci sembra che la vita stia per finire. Il titolo stesso invita a tentare la felicità, a rincorrerla. Il tutto con grande ironia; l’ironia di un uomo di settantasette anni che per settantadue anni e centoundici giorni ha gettato nel cesso la sua vita e poi ha capito che era giunto il momento di godersela. La prima parte del romanzo è più leggera: il protagonista, un cinico dal cuore tenero, molto più ricco di umanità di quanto non creda lui stesso, ci racconta com’è la sua vita da quando è rimasto vedovo, il rapporto con i figli, il legame tenero col nipotino, gli amici di una vita e una nuova simil compagna a cui a poco si affeziona più di quanto lui stesso crede. La seconda parte è via via più malinconica, il bilancio della vita passa inevitabilmente per ciò che è stato, per ciò che abbiamo fatto e soprattutto per ciò che non abbiamo fatto. Pentimenti e rimorsi si inseguono e a sconvolgere una routine, in fin dei conti, rassicurante, interviene un evento, la cui cronaca è fin troppo attuale, che lo sconvolgerà fino a procurargli un infarto previsto e prevedibile. Accompagniamo il nostro fino alla sala operatoria e lì restiamo fuori dalla porta ad aspettare anche noi, come fossimo amici e parenti. Chiuso il libro, Cesare lo sentiamo amico e speriamo che l’intervento sia andato bene, ma quel che più conta è quello che ha insegnato a tutti noi, anime fragili: tentiamo sempre di essere felici. Lettura coinvolgente e mai banale.
Recensioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Un libro magico. La tentazione di essere felici è un libro magico, e lo è per tante ragioni: innanzitutto è un regalo che mi è stato fatto da una persona a cui tengo molto e che nel preciso momento della consegna ha rilanciato un’amicizia che era stata messa in soffitta sotto un pesante strato di polvere; in secondo luogo Lorenzo Marone possiede delle doti di scrittura che sono magiche, o almeno lo sono per me.
Vi presento Cesare Annunziata che per 265 pagine circa vi terrà compagnia in modo stravagante, dolce, noioso (cosa ci si può aspettare dalla vita di un ottantenne?), ma soprattutto in modo schietto. Vi troverete a leggere per tante ragioni la vostra vita, vi riconoscerete nei suoi errori, vi sembrerà di essere davanti allo specchio a dialogare con un altro vostro “io”. Avete presente quei gufetti che si poggiano sulla spalla e vi bacchettano tutte le volte che fate una cosa sbagliata? Ecco ci sarà Cesare con la sua sapienza, i suoi credo e la sua voglia di aggrapparsi e vivere la vita. Una vita che per settanta anni è stata piatta e monotona e che in qualche modo ora vuole scuotere per correggere i suoi errori e per non darsi per vinto.
Forse l’unico libro letto ultimamente che rileggerei . Vi sembrerà di danzare sulle note di una musica delicatissima, mentre qualcuno vi legge una poesia dolce, ma vi renderete conto in ogni pagina del libro che Lorenzo Marone vi metterà davanti degli aspetti della vita che sono veri, ma da cui ci nascondiamo, fuggiamo.
Cesare non è stato un bravo padre per i suoi figli, ma saprà farsi perdonare; Cesare non è un bravo nonno, ma troverà il modo per diventarlo; Cesare non è stato un buon marito, nella monotonia di un matrimonio che nessuno ha voluto salvare, ma dai suoi errori ripartirà per riallacciare rapporti sfilacciati.
Non si può non amare Cesare, perché non si arrende mai, cerca sempre una soluzione, combatte e non sta ad aspettare.
Grazie Cesare, sei stato nonno anche un po’ mio e come a te “Mi piace chi combatte ogni giorno per essere felice”.
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