L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
IBS.it, l'altro eCommerce
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Tutti i formati ed edizioni
Anno edizione: 2020
Indice
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
La scelta di testi di Sergio Bettini che proponiamo vuole offrire un ritratto il più possibile completo di un grande studioso, noto finora quasi esclusivamente al pubblico degli storici dell’arte ma i cui interessi vanno ben al di là dei limiti disciplinari per farne una delle personalità più vive della cultura italiana del Novecento. Da una produzione vastissima vengono qui raccolti diversi filoni d’indagine di cui il lettore attento riconoscerà però la rigorosa coerenza interna, quel nucleo dell’opera bettiniana che fu l’originale elaborazione di un metodo. Ecco allora le pagine giovanili sul non-finito di Michelangelo, e i saggi mirabili sull’arte del Medioevo rispetto a Dante, su quella rinascimentale in relazione all’averroismo veneto e al neoplatonismo fiorentino, fino alle letture dei maestri contemporanei, Matisse, Picasso, Frank Lloyd Wright, e alle riflessioni sul problema della criticabilità delle opere non figurative; ma anche il sorprendente seminario sulla poetica del tappeto orientale, o la conferenza Idea di Venezia, forma breve e intensa di quello che fu, in senso davvero proustiano, lo studio di una vita. Dialogando con studiosi e filosofi come Grabar, Auerbach, Simmel, Gilson, Merleau-Ponty, Foucault e Deleuze, Bettini ci accoglie nel suo laboratorio, dichiara le sue ascendenze, rende operativi i suoi concetti-chiave: primo fra tutti quello, personalissimo, di timing, in cui il rapporto tra arte e tempo viene stretto in un’unità talmente indissolubile che “basterebbe una variazione infinitesimale nel suo battere per fare del capolavoro un opera mancata”. Agli occhi dell’erede di Riegl e di Focillon il mondo delle forme si rivela come la maniera in cui il tempo stesso prende forma, come “morfologia della storia”; e così egli ce lo restituisce, con una facilità di scrittura che fa di ogni suo testo un altissimo esempio letterario.
Recensioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
L'articolo è stato aggiunto al carrello
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore