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Quando si dice "libro sulla tv" ci si aspetta di tutto, ma non quello che troverete nell'analisi di Piermarco Aroldi. Un lavoro, questo, basato su un'intuizione: la tv è tempo e organizza il nostro tempo. E queste pagine sono dedicate ai concetti di tempo, consumo e soprattutto all'eminenza grigia dei rapporti economici nel mondo del piccolo schermo: il palinsesto.
Aroldi ci offre un punto di vista diverso. Originale, anche se parla di un argomento, la tv, di cui tutto e il contrario di tutto è stato detto e scritto. Noi la vediamo, qualcuno la subisce, gli studenti stilano tesi, i professori ne fanno oggetto di corsi universitari. Siamo talmente abituati a sentir parlare di questo mezzo, che desta stupore scoprire che c'è qualcosa su cui gli esperti indagano da anni e su cui molti di noi, anche addetti ai lavori, non avevano mai riflettuto. Un libro che sarebbe utile a tutti, perché tutti capiscano quante implicazioni abbia il nostro rapporto con la tv. Quanto quella scelta di cui ci sentiamo tanto padroni, quando schiacciamo i tasti del telecomando, non sia poi così libera, quanto sia inserita in una serie di azioni e reazioni, di scelte e di controprogrammazioni.
Prima di diventare l'oggetto e il soggetto della tv, il palinsesto è stato altro. Anticamente, si trattava di una pergamena su cui le scritte venivano raschiate e cancellate con la pietra pomice per poter essere riutilizzata, all'inizio dell'era tv un grande foglio in cui scrivere e cancellare (riscrivere e ricancellare) la programmazione televisiva. Bastava un crollo di ascolti, una mossa dell'avversario e un programma trasmigrava in un'altra colonna (un altro giorno), in un'altra riga (un'altra fascia oraria). Oggi è così importante che ha quasi assunto personalità propria. Con la parola palinsesto, nel mondo della televisione, si intende un gruppo di persone che decidono, fanno, trovano spazi, li cancellano.
Tutto quello che gira intorno a questo mezzo di comunicazione è un processo economico legato a quel gioco della programmazione che tiene conto, in modo attentissimo, di abitudini, familiari e sociali. Orari, scolastici e lavorativi. Spazi della nostra vita e delle nostre case.
In questo libro si parla di tv in termini di palinsesto, in termini di tempo e di consumo. Domanda e offerta ma anche divisione del tempo in frazioni. Il tempo come flusso continuo delle programmazioni diviso nei tempi, frammenti, che entrano a far parte della nostra vita. E se tutto questo da un lato sembra già dato e conosciuto, dall'altro è oggetto di cambiamento continuo ed è su questa massa di nuove informazioni che l'indagine di Aroldi si insinua per scoprire i segreti di quell'attività, la terza in ordine di "tempo" dopo il sonno e il lavoro, della nostra vita. Indagando sui segreti del moderno "canovaccio", il palinsesto, che diventa così interfaccia tra offerta e consumo, tra tempo pubblico e tempo privato, e soprattutto elemento in cui si fondono gli equilibri e si creano nuovi simboli, nuovi sistemi, nuove politiche, nuove scelte economiche.
Gabriella Simoni
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