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Talismani. Antologia personale 1969-2003 - Roberto Pazzi - copertina
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Talismani. Antologia personale 1969-2003
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Talismani. Antologia personale 1969-2003 - Roberto Pazzi - copertina

Descrizione


Antologia personale, "Talismani", raccoglie in un arco di tempo compreso fra il 1969 e il 2003, testi inediti e editi, scelti da varie riviste e raccolte di versi. Le raccolte, da cui l'autore ferrarese ha attinto, sono: "L'esperienza anteriore", "Versi occidentali", "Il re, le parole", "Calma di vento", "Il filo delle bugie" e "La gravità dei corpi". Gli inediti appartengono agli anni compresi fra il 1988 e il 2002. Il sentimento del tempo, la natura, l'eros, l'amore, il senso del sacro e di Dio, la meditazione sulla storia che nasce dai luoghi, dalle cose che furono testimoni sono alcuni dei temi di questa più che trentennale ricerca poetica.
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Dettagli

2003
1 gennaio 2003
154 p.
9788821159039

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Pasquale Matrone
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Pazzi riesce a dare voce all’accorata richiesta che urla dal cuore di tutti i viventi, quella di incontrare Dio, di sentirne il respiro, di farsi loro stessi luce, parola, spiegazione del senso e dello scopo del dolore, della solitudine, della nascita, della morte, del corpo che invecchia, dell’amore che finisce, dell’offesa inaccettabile di una clessidra che, manovrata da una mano impietosa, insensibile continua a “fingere” la vita con i suoi ingannevoli granelli fatti di polvere e di nulla. Paesi, nomi, occhi che invecchiano, pietre, specchi che soffrono, treni nel vento, fuoco, campanili, deserti, tenebre, santità del silenzio, piante, semafori, pali della luce, scritte, vetrine, pesci, vecchi, bambini… Questa la materia prima che, mescolata con sapienza, acquista sapore di “pane” fragrante grazie a un lievito ottenuto dal dosaggio perfetto di alcune ingredienti che si chiamano: sonno, sogno, attesa, amore, acqua, fiume, alba, nord, sud, stanza, casa, nomi, memoria, varco, ritorno, bugie, verità… Una proposta, quella di Pazzi, che sa coniugare l’identificabilità e la forza di una tradizione solida e robusta con la freschezza e l’originalità di un linguaggio antiretorico, misurato, nuovissimo e “classico” nel contempo. E, soprattutto, perfettamente in sintonia con la profondità e lo spessore della “filosofia” sottesa al messaggio contenuto nei versi. Tecnica e invenzione. Pensiero corposo, profondo ed espressioni adeguate a dargli forma e giustificazione. Una rarità, oggi, se si pensa alla selva inestricabile e cupa in cui si trova a vagare una poesia contemporanea che, fatte le dovute eccezioni, sempre più spesso risulta autoreferenziale, vuota, stucchevole, solipsista, lacrimosa, ingiustificabile, analfabeta, velleitaria e ridicola nel suo delirio pseudo sociopolitico dell’impegno e dell’ideologia…

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Roberto Pazzi

1946, Ameglia

Roberto Pazzi è stato un poeta e narratore italiano. Tradotto in diciotto lingue, ha esordito in poesia con una silloge apparsa sulla rivista Arte e poesia nel 1970, prefata da Vittorio Sereni; tra le raccolte di versi Calma di vento (Garzanti, premio internazionale E. Montale 1987), Il filo delle bugie (Corbo, 1994), e La gravità dei corpi (Palomar, 1998). Il suo esordio narrativo avviene nel 1985 con Cercando l'Imperatore, prefato da Giovanni Raboni (Marietti 1985, Garzanti 1988, Tea 1997, premio Bergamo, premio Hemingway, premio Selezione Campiello 1985) "storia di un reggimento russo disperso in Siberia, durante la Rivoluzione Russa, in cerca dell'Imperatore", dalla critica concordemente collocato sulla linea fantastico-visionaria della nostra narrativa, quella meno frequentata...

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