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Anno edizione: 2021
Anno edizione: 2021
Anno edizione: 2023
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Non ne combina mai una giusta. Ma insegnare è la sua passione. Perché non smette mai di imparare dai suoi alunni.
«Un romanzo che dovrebbero leggere tutti per scoprire cosa vuol dire fare il lavoro più bello e difficile del mondo: l'insegnante» -
Enrico Galiano
Anna ha trent'anni e non ne fa una giusta. Sarà per questo che non ha ancora realizzato il sogno di insegnare; o forse perché la strada per ottenere un posto di ruolo – si sa – è lunga e tortuosa. Così, quando scopre di aver ottenuto una supplenza per un intero anno non può credere alle sue orecchie, e poco le importa che in quell'istituto professionale le sue amate materie umanistiche non siano le più importanti. Anna è armata di buone intenzioni e nessuno le impedirà di essere il perfetto insegnante in stile Attimo fuggente. Quando però si trova davanti Rimmel, Bruzzo, Mito, il Principe e Panik le sue certezze vacillano: i nomignoli dei nuovi alunni sono anche simpatici, ma loro non lo sembrano affatto, e non hanno alcuna intenzione di ascoltarla. Ma Anna ha una strategia segreta per provare a coinvolgerli: niente libro di testo, niente cattedra. La poesia è un linguaggio che arriva al cuore di tutti e persino il dizionario Treccani, se usato alla ricerca dei neologismi più strani, non è poi così difficile da consultare. Giorno dopo giorno, si avvicina sempre di più ai suoi studenti, scoprendo che, sotto una solida corazza, nascondono le paure di tutti gli adolescenti. Per loro, l'amicizia e l'amore hanno ancora il gusto pericoloso ma unico dell'ingenuità, e, più che di un voto, hanno bisogno di essere ascoltati. Quello che non avrebbe mai immaginato è che sarebbero stati loro a cambiare la sua vita. A insegnarle che le sue fragilità sono una risorsa e che l'incontro inaspettato con Sasha e la sua passione per gli scacchi è più speciale di quanto credesse. Anna ha finalmente capito quale è il segreto dell'insegnamento: non smettere mai di imparare. Cristina Frascà è un'insegnate che ha deciso di porre al centro del suo esordio fresco e sincero il mondo della scuola. Un romanzo in cui la protagonista è in cerca di sé stessa e non avrebbe mai pensato di capire chi è veramente grazie ai suoi alunni.
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Ambientata nella scuola e molto veritiera, la storia è coinvolgente e, a tratti, commovente. I titoli di ogni capitolo, riferiti agli scacchi, sono davvero originali. Ottima lettura!!!
Il tema offrirebbe sicuramente spunti interessanti da sviluppare in un libro, peccato che in questo caso il tutto sia condensato in un romanzo banale, noioso e al limite della storiella da spiaggia.
Una storia che invoglia a proseguire la lettura, una protagonista simpatica in cui è facile immedesimarsi, uno stile scorrevole ma non banale… per tutti questi motivi lo consiglio. Inoltre, è uno di quei romanzi che aprono una finestra sul mondo della scuola di oggi e che sono in grado di suscitare riflessioni, ma anche di far risuonare alcune corde per i lettori che lavorano in questo ambito.
Recensioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Si chiama Anna, ha trent’anni e vive a Torino nell’appartamento che una volta era stato dei suoi nonni. I nonni, simbolo dell’amore romantico che Anna ha sognato da adolescente ma in cui adesso non spera più, complici alcuni chili di troppo che la rendono morbida ma, ai suoi occhi, troppo ingombrante e goffa e, non per ultima, una triade – madre, zia e sorella- che non fanno altro che sottolineare le sue imperfezioni.
Insomma all’inizio del libro conosciamo una protagonista goffa e un po’ “sfigata”, come direbbero gli alunni che ha in classe, un bruco che non fa nulla per farci intravedere la meravigliosa farfalla in cui si trasformerà alla fine della storia. Una fine che in realtà per Anna è un nuovo inizio. Ma chi a chi dare il merito di questa trasformazione? Ad un uomo? Al lavoro dei suoi sogni? Agli amici? Alla dietologa? No, secondo me questi personaggi secondari, sono solo gli attori attraverso i quali si muove un senso più profondo che spiega la trasformazione di Anna: la PASSIONE. Anna Toselli scopre, a discapito di tutte le profezie familiari e professionali con cui è stata etichettata nei primi trent’anni della sua esistenza, che lei è in grado di fare bene e di fare del bene e questo è il motore di tutto. La passione che mette a scuola (tra quei ragazzi che non la conosco e che in principio neanche la vogliono tra loro), nel seguire il piano alimentare che le farà comprendere che un bel corpo non è necessariamente un corpo magro ma un corpo in salute, nelle lezioni private che dà e infine nel conoscere davvero, senza limitarsi alle apparenze, il misterioso vicino di casa. Sasha: affascinante medico russo e abile giocatore di scacchi.
“La Supplente” di Cristina Frascà è un moderno bildungsroman, in cui i ruoli talvolta si invertono: l’insegnante impara e gli studenti insegnano che, se i primi a credere in noi e ad amarci non siamo proprio noi stessi, il nostro romanzo di formazione personale si blocca. Anna ci piace perché non ha certezze ma la bontà di intenti che la guida, trasforma ogni tentativo in un successo (magari fosse sempre così!).
Se seguiamo l’esempio di Anna Toselli e dei suoi ragazzi e capiamo che “l’educazione è cosa di cuore”, siamo pronti a liberarci dell’ingombrante crisalide che gli altri ci hanno cucito addosso e a spiccare il volo.
Consigliato perché la Scuola che vorremmo è proprio quella di Anna Toselli e, nonostante la realtà in cui ci imbattiamo ogni giorno, pensare che, da entrambe le parti della cattedra, esista un punto accessibile al bene, fa sempre ben sperare!
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