Chiudi

Aggiungi l'articolo in

Chiudi
Aggiunto

L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri

Chiudi

Crea nuova lista

Sulle ali dell'olimpo. Un sogno che si avvera - Kallie George - copertina
Sulle ali dell'olimpo. Un sogno che si avvera - Kallie George - 2
Sulle ali dell'olimpo. Un sogno che si avvera - Kallie George - copertina
Sulle ali dell'olimpo. Un sogno che si avvera - Kallie George - 2
Dati e Statistiche
Wishlist Salvato in 8 liste dei desideri
Sulle ali dell'olimpo. Un sogno che si avvera
Disponibile in 5 giorni lavorativi
12,82 €
-5% 13,50 €
12,82 € 13,50 € -5%
Disp. in 5 gg lavorativi
Chiudi
Altri venditori
Prezzo e spese di spedizione
ibs
12,82 € Spedizione gratuita
disponibile in 5 giorni lavorativi disponibile in 5 giorni lavorativi
Info
Nuovo
Lallystore
14,85 € + 3,99 € Spedizione
disponibilità immediata disponibilità immediata
Info
Nuovo
Emozioni Media Store
12,73 € + 5,75 € Spedizione
disponibile in 3 giorni lavorativi disponibile in 3 giorni lavorativi
Info
Nuovo
Libreria Postumia
13,50 € + 8,90 € Spedizione
disponibile in 3 giorni lavorativi disponibile in 3 giorni lavorativi
Info
Nuovo
Libreria Nani
13,50 € + 6,50 € Spedizione
disponibile in 4 giorni lavorativi disponibile in 4 giorni lavorativi
Info
Nuovo
Takeforshop
15,52 € + 4,99 € Spedizione
disponibile in 4 giorni lavorativi disponibile in 4 giorni lavorativi
Info
Nuovo
Multiservices
13,50 € + 5,50 € Spedizione
disponibile in 5 giorni lavorativi disponibile in 5 giorni lavorativi
Info
Nuovo
Libreria Bortoloso
13,50 € + 6,30 € Spedizione
disponibile in 5 giorni lavorativi disponibile in 5 giorni lavorativi
Info
Nuovo
Libreria Nani
13,50 € + 6,50 € Spedizione
disponibile in 8 giorni lavorativi disponibile in 8 giorni lavorativi
Info
Nuovo
Libraccio
7,43 € + costi di spedizione
Usato
Aggiungi al carrello
Altri venditori
Prezzo e spese di spedizione
ibs
12,82 € Spedizione gratuita
disponibile in 5 giorni lavorativi disponibile in 5 giorni lavorativi
Info
Nuovo
Lallystore
14,85 € + 3,99 € Spedizione
disponibilità immediata disponibilità immediata
Info
Nuovo
Emozioni Media Store
12,73 € + 5,75 € Spedizione
disponibile in 3 giorni lavorativi disponibile in 3 giorni lavorativi
Info
Nuovo
Libreria Postumia
13,50 € + 8,90 € Spedizione
disponibile in 3 giorni lavorativi disponibile in 3 giorni lavorativi
Info
Nuovo
Libreria Nani
13,50 € + 6,50 € Spedizione
disponibile in 4 giorni lavorativi disponibile in 4 giorni lavorativi
Info
Nuovo
Takeforshop
15,52 € + 4,99 € Spedizione
disponibile in 4 giorni lavorativi disponibile in 4 giorni lavorativi
Info
Nuovo
Multiservices
13,50 € + 5,50 € Spedizione
disponibile in 5 giorni lavorativi disponibile in 5 giorni lavorativi
Info
Nuovo
Libreria Bortoloso
13,50 € + 6,30 € Spedizione
disponibile in 5 giorni lavorativi disponibile in 5 giorni lavorativi
Info
Nuovo
Libreria Nani
13,50 € + 6,50 € Spedizione
disponibile in 8 giorni lavorativi disponibile in 8 giorni lavorativi
Info
Nuovo
Altri venditori
Prezzo e spese di spedizione
Libraccio
7,43 € + costi di spedizione
Usato
Aggiungi al carrello
Chiudi

Tutti i formati ed edizioni

Chiudi
Sulle ali dell'olimpo. Un sogno che si avvera - Kallie George - copertina
Sulle ali dell'olimpo. Un sogno che si avvera - Kallie George - 2

Descrizione


Cosa c'entrano gli dei dell'Olimpo con una ragazzina orfana che lavora nelle stalle? Tutto! Perché Zeus ha bisogno di un nuovo pegaso e di un nuovo fantino, e Ippa viene scelta per gareggiare nella grande corsa che determinerà entrambi. Solo che mentre tutti gli altri ragazzi hanno dei maestosi destrieri alati, Ippa si ritrova abbinata a Zefiro: un piccolo pegaso distratto e per niente competitivo. Mentre gli dei e gli altri fantini si affrontano senza esclusione di colpi, Ippa e Zefiro devono destreggiarsi fra intrighi e misteri. E trovare il modo di volare verso la vittoria!
Leggi di più Leggi di meno

Dettagli

2021
11 marzo 2021
224 p., Rilegato
9788869667060
Chiudi

Indice


Le prime pagine del romanzo

Tanto tempo fa, sul versante meridionale del poderoso monte Olimpo, in una casa dal tetto di cielo, vivevano le tre Parche. Erano costantemente impegnate a filare, misurare e tagliare i fili delle vite mortali, e quel lavoro dava loro molto tempo per parlare. Adoravano discutere e argomentare.
«La forza!», scattò Atropo, che brandiva le forbici. «La forza è più grande dell'amore. Più spesso è il suo filo, meglio è.»
«L'amore!», obiettò Lachesi, e sottolineò il concetto picchiettando il righello che usava per misurare. «L'amore è più grande della forza! Due fili sono meglio di uno.»
«Uffa!», sbottò Cloto, fermando il fuso. Si era rotto il filo che stava filando.
Cominciò a piovere. Atropo e Lachesi si persero a discutere su chi si stesse bagnando di più e non si accorsero del filo strappato. Prima che loro se ne rendessero conto, e che Cloto cambiasse idea, quest'ultima riannodò lesta i due capi. Detestava che i suoi fili si spezzassero quando non era ancora il momento di sforbiciare.
Certo, non era compito suo ricollegare i fili che si rompevano. Non avrebbe dovuto impicciarsi in quello. Ma che divertimento ci sarebbe stato, se no?
In fondo era anche lei una Parca, artefice del fato.


Uno
C'era magia in quel temporale. Ippa lo sentiva sulla pelle, come un solletico lieve. La pioggia cadeva battente sul tetto di tegole delle stalle come gli zoccoli di cento cavalli, e dalla finestra la ragazza vedeva fulmini e saette lampeggiare in lontananza. Zeus, re dell'Olimpo e dio del cielo, stava dicendo qualcosa. Ma cosa?
La cavalla nello stallo dietro di lei, una giumenta ormai vecchia, batteva ansiosa gli zoccoli sul terreno, interrompendo i pensieri di Ippa. Lo stalliere, Alceo, sarebbe probabilmente arrivato di lì a poco per prendersi cura della cavalla, e la scuderia non era ancora pulita.
Ippa lavorava lì da oltre un anno, ormai. Le Stalle del Muro Meridionale, nella periferia di Atene, erano le più grandi che conoscesse, e ospitavano i cavalli dei mercanti di passaggio, oltre ad alcune cavalcature del proprietario e di suo figlio.
Mi converrebbe tornare al lavoro, pensò, quando fu interrotta di nuovo, stavolta da un lampo diverso. Non un fulmine, ma qualcos'altro. Un'ala enorme, argentea, coperta di penne, scese sotto le nubi come una vela sdraiata: un attimo c'era e l'attimo dopo non c'era più.
Ippa trasalì.
C'era un solo essere con ali così grandi: un cavallo alato.
Non riuscì a trattenersi e corse fuori dalle stalle, nel temporale, augurandosi di riuscire a dargli un'altra occhiata. Si infradiciò in un secondo, ma quasi non ci fece caso. Tutta la sua attenzione era puntata in alto, verso le nubi, nella speranza di rivedere...
Possibile? Aveva davvero visto Nicomede, il destriero di Zeus? Il re degli dei aveva avuto molti cavalli dopo che, tanto tempo prima, Pegaso si era ritirato nel firmamento ed era diventato una costellazione, e Ippa faceva del proprio meglio per tenerne traccia. Aveva sentito descrivere le ali d'argento e gli zoccoli d'oro di Nicomede, anche se ovviamente non li aveva mai visti. Non li aveva visti nessuno, per quanto ne sapeva.
Ippa si mise a correre lungo il vialetto che attraversava la proprietà del padrone, l'oikos, e poi fuori, sulla strada acciottolata che serpeggiava verso l'agorà, la piazza del mercato, il cuore di Atene.
Di solito quella strada era affollata di mercanti, carri carichi di merci, braccianti e messaggeri (oltre a qualche bandito, di tanto in tanto), ma in quel momento era deserta. Si erano trovati tutti un riparo.
Tutti tranne Ippa. La tela grezza della tunica le si appiccicava alla pelle, gambe e piedi nudi erano sporchi di fango, eppure lei proseguì – oltre la locanda di mattoni che ospitava i viaggiatori e gli ulivi ormai a mollo nell'acqua –, inseguendo le nubi che si ritiravano... finché non colpì un sasso con la punta del piede, inciampò, barcollò in avanti e finì lunga distesa in una profonda pozzanghera.
Rotolò di fianco e si sedette, abbracciandosi le gambe strette al petto. Aveva un ginocchio sbucciato, ed entrambi erano sporchi di letame. Le faceva malissimo l'alluce, quello con cui aveva colpito il sasso. Ma cosa mi ero messa in mente? Era solo una trovatella, senza genitori né casa. E agli orfani abbandonati non capitava di vedere gli stalloni degli dei. Cose del genere succedevano soltanto ai favoriti dell'Oracolo, che vedeva tutto, ad altri sacerdoti e sacerdotesse e... ai cantastorie?
Di fronte alla faccia di Ippa era comparso un bastone. Coperto di intricate incisioni, apparteneva a una rapsoda: una cantastorie, per l'appunto, che recitava miti e raccontava storie, cucendo brani e mettendo insieme vicende lungo il cammino. Ippa lo sapeva perché aveva trascorso gli anni dell'infanzia affidata a una di loro, la vecchia Zosima. La donna l'aveva trovata quand'era praticamente neonata e si era occupata di lei finché non era stata abbastanza grande da poter provvedere a se stessa. Ma mentre Zosima era sempre in ordine e ben tenuta, quella cantastorie era tutto il contrario. Aveva la faccia scavata, la pelle sciupata tesa sugli zigomi e gli occhi infossati e scurissimi, come due noccioli di oliva. Indossava un lungo himation di lana che le copriva le spalle curve e la testa a mo' di cappuccio, riparandola dalla pioggia. Portava appesa alla schiena una lira con alcune corde rotte che si agitavano nel vento come ciocche di capelli sfuggite all'acconciatura. Anche il bastone era scheggiato, e i simboli incisi difficili da distinguere.
Quei simboli aiutavano la cantastorie a ricordare i suoi racconti, mentre battere il bastone sul terreno ne scandiva il ritmo. Ma Ippa non aveva sentito quella cantastorie picchiare il legno a terra.
Da dov'era spuntata?
«Ti sei fatta male, bambina?» La donna le tese il bastone. «Ecco.»
Ippa si aggrappò all'estremità e si alzò in piedi, notando un simbolo in particolare fra quelli incisi sul legno. Tre piume, unite.
«Che cosa vuol dire?», le chiese.
«Ah», disse la donna, aggrottando la fronte. «Ci sono molte storie che arriveranno presto da quel simbolo.»
Ippa era perplessa. Di solito i racconti di una cantastorie non erano antichi? Racconti su dei e dee? A meno che quella donna non avesse visto qualcosa nel violento temporale di poco prima. Poteva aver visto Nicomede?
Gli occhi scuri della vecchia rapsoda si rabbuiarono, e cominciò a picchiare il bastone a tempo con le parole. «Battono le ali, lassù, e volano le piume. Sentite i cavalli alati
Allora aveva davvero visto qualcosa! O si esprimeva per enigmi, come spesso facevano quelli come lei?
«Da quale canto viene quella frase?», chiese Ippa. «Continua a raccontare!»
«Vorrei. Oh, se vorrei! Ma quella non è una storia fatta per essere raccontata... Non ancora. Te ne posso narrare un'altra, una piena d'intrighi.»
Pur essendo piuttosto tentata, Ippa fece segno di no con la testa. «Devo tornare indietro», spiegò.
In realtà se ne sarebbe dovuta andare già da un pezzo. La giumenta e il suo puledro avevano paura del temporale e non voleva lasciarli soli. Per non parlare di Alceo, che a quel punto doveva essere furioso. Benché frustasse molto di rado i cavalli, non si faceva scrupolo di frustare lei.
La mano della cantastorie scattò in avanti e afferrò il polso della ragazzina, stringendolo con dita che sembravano serpenti.
«No!», esclamò con voce gracchiante. «Conosco moltissime storie. Conosco la verità sugli dei. Ho visto cose che nessuno dovrebbe...»
Ippa aveva sentito parlare di cantastorie del genere, persone rese folli da quello che narravano. Spesso stavano rintanate in un angolo del mercato e si dondolavano, cantilenando e mormorando fra sé. In giro si diceva che fossero cadute in disgrazia con gli dei, o che le loro storie fossero troppo accurate per i gusti delle divinità, che perciò le avevano punite.
«Condividi il tuo cibo con me? Ma non hai niente, vero? Solo il fato ti ha tenuta in vita, e a quale scopo? Vedremo...»
Ippa liberò il braccio con uno strattone e scappò via. Solo per follia e per fortuna quella rapsoda era incappata in qualche verità. Si gettò un'occhiata alle spalle. La cantastorie stava continuando a battere il bastone. Povera donna. Ma Ippa sarebbe finita in grossi guai se non fosse tornata alle stalle prima che Alceo scoprisse la sua assenza.
I nuvoloni si erano ammassati in lontananza e la pioggia ormai era quasi un ricordo.
La magia era finita.

Chiudi
Aggiunto

L'articolo è stato aggiunto al carrello

Chiudi

Aggiungi l'articolo in

Chiudi
Aggiunto

L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri

Chiudi

Crea nuova lista

Chiudi

Chiudi

Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.

Chiudi

Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore