"Sono sempre alla ricerca di modi per sorprendere" afferma il compositore e poli-strumentista Jeff Parker spiegando il processo, il pensiero, dietro il suo nuovo album "Suite for Max Brown", in uscita per International Anthem. Nonostante la sua partenza musicale, "Suite for Max Brown" è l'informale compagno di "The New Breed", il debutto di Parker su Int. Anthem, considerato uno dei "Migliori album del 2016" per riviste come New York Times, Observer e Los Angeles Times. In questo album Parker è davvero un musicista solista. I suoi accompagnatori hanno lavorato spesso da soli assieme a Parker, reagendo a quanto lui diceva loro, e poi Parker usava queste parti individuali per stratificare e assemblare il brano finale. Il processo potrebbe sembrare eccessivamente solitario o cerebrale, ma il risultato ottenuto è quello di una jam estemporanea - accalorata, umana, viva. "Suite for Max Brown" ha molta personalità, combinando il ritmo fluido dell'Hip-Hop e l'appassionato Swing del Jazz. Tra i collaboratori in "Max Brown", il pianista e sassofonista Josh Johnson, il bassista Paul Bryan (che ha anche co-prodotto e missato il disco con Parker); artisti della label come Makaya McCraven e Rob Mazuerk; il trombettista Nate Walcott, i batteristi Jamire Williams e Jay Bellerose e la violoncellista Katinka Kleiin. Completa la lista la figlia diciassettenne di Parker Ruby, nella traccia di apertura. La presenza di Ruby all'inizio del disco è perfettamente coerente con il vero intento di Parker, rendere "Suite for Max Brown" un affare di famiglia.)