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Volume fondamentale per la comprensione di Schelling. La parte introduttiva è una nuova edizione del libro di Tomatis “Kenosis del logos”, che sulle orme dei maestri Cacciari, Pareyson e Tilliette ricostruisce il sistema filosofico dell’ultimo Schelling e ne dà un’interpretazione approfondita e originale: l’unico in Italia che tratti tutta la filosofia dello Schelling maturo, rilevante su temi come la mitologia, la rivelazione cristiana, la critica interna all’idealismo tedesco e la proposta di una filosofia positiva. Tomatis si muove con sicurezza anche fra le tante copie di appunti di lezione presi dagli studenti di Schelling, indispensabili per capirne l’evoluzione. Inoltre il libro è costituito da due testi inediti. In realtà non sono di Schelling, ma appunti di suoi studenti universitari. Il primo è edito per la prima volta sia nel testo tedesco, sia nella traduzione italiana. Il secondo è una nuova edizione critica del testo tedesco, affiancata dalla prima traduzione italiana. Questi testi, pur nella loro sinteticità, che spesso comporta la brachilogia, trattandosi di trascrizioni di lezioni orali, sono fondamentali per cogliere le peculiarità dello Schelling maturo. Mi ha stupido positivamente la discussione di Schelling sulla cosmologia, con riferimenti a Herschel, ma anche alla fisica dell’epoca, oltre naturalmente al costante riferimento a Kant, in una fase del suo pensiero in cui l’attenzione è maggiore per la mitologia e la rivelazione. Tomatis traduce pefettamente alla lettera i due corsi, documentando nelle note i riferimenti classici spesso solo impliciti. Insomma, si tratta di un volume fondamentale per studiare Schelling, ma anche per ripensare il rapporto fra filosofia e teologia e fra filosofia e cosmologia. Riportiamo il giudizio su Tomatis di Tilliette (massimo studioso di Schelling) nella Prefazione: «L’ingresso di Francesco Tomatis nel dibattito filosofico italiano ed europeo è un avvenimento da non perdersi».
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